«Non bastavano i ritardi ormai assodati nei pagamenti di premi, contributi ed erogazioni di qualsiasi natura, ora la preoccupazione è legata all’attesa del premio unico che, se non pagato entro la fine del mese, slitterebbe al 2022: «Il mondo agricolo isolano è sempre più abbandonato a se stesso nella totale assenza del presidente della Regione e dell’assessora dell’Agricoltura, che non svolgono il proprio ruolo.»
Lo dichiara il consigliere regionale dei Progressisti, Gianfranco Satta, che aggiunge: «Come se non bastasse sembra essere servito a poco, se non a nulla, il piano straordinario per il disbrigo delle pratiche arretrate: non è stato colmato il divario istruttorio tra quelle ordinarie e quelle legate all’emergenza. In mezzo a queste lentezze burocratiche, che per gli operatori del settore diventano nuove difficoltà da affrontare, l’agenzia regionale Laore è impegnata nella modifica della propria struttura organizzativa a seguito di una determinazione del commissario straordinario dello scorso settembre. Siamo di fronte a un cambiamento che sembra assumere il carattere di una vera e propria trasformazione della natura dell’agenzia più che del suo assetto organizzativo: questo dovrebbe essere compito degli organi politici, visto che l’agenzia nasce da una legge regionale che ne stabilisce compiti e funzioni».
«Nel frattempo – sottolinea Gianfranco Satta – la stesura del nuovo Piano di Sviluppo Rurale, in mano a una società di consulenza, avanza con estrema lentezza: del percorso svolto fino ad ora si sa ben poco, e ancora meno dei primi contenuti redatti, se esistono. Anche in questo caso tutto si svolge senza il minimo coinvolgimento delle parti interessate: una debolezza politica disarmante, con il futuro delle aziende agricole e dei territori rurali che risulta in balia di decisioni estemporanee, senza la minima guida che chi governa dovrebbe invece assumere, nelle decisioni e nel coinvolgimento delle varie componenti – conclude Gianfranco Satta -. Per questo è urgente anche l’audizione del commissario straordinario di Laore nella commissione quinta del Consiglio regionale, competente in agricoltura.»
Lo dichiara il consigliere regionale dei Progressisti, Gianfranco Satta, che aggiunge: «Come se non bastasse sembra essere servito a poco, se non a nulla, il piano straordinario per il disbrigo delle pratiche arretrate: non è stato colmato il divario istruttorio tra quelle ordinarie e quelle legate all’emergenza. In mezzo a queste lentezze burocratiche, che per gli operatori del settore diventano nuove difficoltà da affrontare, l’agenzia regionale Laore è impegnata nella modifica della propria struttura organizzativa a seguito di una determinazione del commissario straordinario dello scorso settembre. Siamo di fronte a un cambiamento che sembra assumere il carattere di una vera e propria trasformazione della natura dell’agenzia più che del suo assetto organizzativo: questo dovrebbe essere compito degli organi politici, visto che l’agenzia nasce da una legge regionale che ne stabilisce compiti e funzioni».
«Nel frattempo – sottolinea Gianfranco Satta – la stesura del nuovo Piano di Sviluppo Rurale, in mano a una società di consulenza, avanza con estrema lentezza: del percorso svolto fino ad ora si sa ben poco, e ancora meno dei primi contenuti redatti, se esistono. Anche in questo caso tutto si svolge senza il minimo coinvolgimento delle parti interessate: una debolezza politica disarmante, con il futuro delle aziende agricole e dei territori rurali che risulta in balia di decisioni estemporanee, senza la minima guida che chi governa dovrebbe invece assumere, nelle decisioni e nel coinvolgimento delle varie componenti – conclude Gianfranco Satta -. Per questo è urgente anche l’audizione del commissario straordinario di Laore nella commissione quinta del Consiglio regionale, competente in agricoltura.»
Antonio Caria