Energia, infrastrutture interne, opere pubbliche incompiute, trasporto persone e merci, fiscalità. Sono queste alcune delle “zavorre” che la Sardegna si trascina dietro da decenni, che influiscono negativamente sul sistema produttivo sardo e sui suoi abitanti, e che lo Stato, in oltre 70 anni, non è riuscito a mitigare. Per questo motivo le aziende artigiane di Confartigianato Imprese
Sardegna, in Consiglio regionale, durante il Gruppo di lavoro convocato dal Comitato promotore per l’Insularità, hanno presentato un documento per rendere tangibili problemi e proposte, con l’obiettivo di riempire di contenuti il principio appena scritto in Costituzione.
«Il riconoscimento dell’insularità da parte dello Stato, dopo tanti anni di battaglie e rivendicazioni, è il primo, concreto, passo in avanti che dovrebbe portarci a colmare una parte dei disagi legati all’essere isola. Alla Sardegna, finalmente, è stata riconosciuta la necessità di una condizione migliore rispetto a quella che vive da 70 anni a questa parte. Non la richiesta di privilegi o scorciatoie, ma solo la necessità di avere le stesse possibilità di crescita, di sviluppo, di pari diritti e opportunità che, da sempre, che hanno altre imprese di altri contesti.»
Ed è con queste parole che il segretario regionale, Daniele Serra, ha presentato il contributo degli artigiani sardi.
«Gli imprenditori non vogliono assistenzialismo: chiedono solo di essere messi in grado di competere a pari regole con il resto delle realtà europee e del Mediterraneo. Ma il percorso è ancora molto lungo e la strada irta di ostacoli – ha aggiunto Daniele Serra – come Associazione ci batteremo fino a quando il riconoscimento dell’Insularità reso come atto concreto ed applicabile alla vita di ogni cittadino e all’attività di ogni impresa. Sappiamo che non mancheranno difficoltà e qualche resistenza per questo riconoscimento, nei fatti è necessario, perciò, un lavoro di squadra per riuscire a consolidare un livello elevato di attenzione sulla questione. Siamo, e saremo in futuro, di fianco al Gruppo di Lavoro nelle azioni che poterà avanti e in tutte le attività che saranno utili a sensibilizzare attività produttive e popolazione sarda.»
Per le imprese, la Sardegna ha necessità di un “ponte levatoio” che la colleghi al resto dell’Italia; questo può essere costruito solo partendo dall’abbattimento dell’isolamento per arrivare al riconoscimento reale della condizione di insularità.