Rischia di scomparire il grano sardo. A lanciare l’allarme è Coldiretti Sardegna denunciando come la campagna 2023 presenti già una situazione critica, considerati i costi di produzione ancora alle stelle e le liquidazioni agli agricoltori, finora tenute nascoste, che restano ben al di sotto dei costi di produzione, soprattutto per una campagna di semina che anche quest’anno presenta costi elevatissimi.
«Stiamo affrontando una vera e propria emergenza del grano in Sardegna che potrebbe costare la stessa sopravvivenza delle imprese isolane – dicono il presidente e direttore di Coldiretti Cagliari, Giorgio Demurtas e Luca Saba – costi così alti di produzione a fronte di ricavi nettamente inferiori stanno mettendo in ginocchio l’intero settore. Senza una immediata inversione di tendenza c’è il concreto rischio di vedere cancellato totalmente il comparto cerealicolo in pochissimi anni, se è vero che a influire è sempre più la speculazione in atto del mercato, dall’latr, serve che anche il settore pubblico sostenga il comparto.»
Tra le possibili azioni di supporto c’è quella alle filiere e la Sardegna può contare sul progetto “Solo Sardo”. «Questa esperienza dimostra che c’è la possibilità di sostenere i nostri produttori primari – sottolinea Marco Locci, presidente della Cooperativa Isola Sarda – grazie a questa filiera si integra il prezzo per gli agricoltori con accordi che garantiscono almeno che non si vada sotto il costo di produzione in caso di annate difficili ma anche queste buone pratiche hanno bisogno di un supporto per continuare a creare benefici.»
Antonio Caria