Guarda all’est asiatico il Distretto Rurale della Barbagia che ha firmato a Biskek, capitale del Kirghizistan, un protocollo di intesa con la Camera di Commercio Kirghisa.
L’accordo internazionale prevede l’attivazione di un canale diretto di import ed export, anche in campo turistico, e la creazione di un canale legale e assiduo per il reperimento di manodopera Kirghisa per le campagne della Barbagia e della Sardegna, al fine di sopperire alla cronica ed insostenibile mancanza di operai agricoli.
«L’accordo è stato possibile grazie all’iniziativa dell’Ambasciata Kirghisa in Italia – ha sottolineato Efisio Arbau, presidente del Distretto Rurale Barbagia – in particolare su proposta del Console Sultan Barakanov e su organizzazione del presidente delle associazioni sarde che curano direttamente i rapporti con i Kirghisi, l’imprenditore della ristorazione e del turismo Luigi Dedoni presidente di Comunità Imprese.»
l Kirghizistan è uno Stato dell’Asia centrale ad economia prettamente rurale ed ha avviato in questi anni una seria riorganizzazione fondata sulla operatività di diverse agenzie che promuovo lo sviluppo locale.
«Per il Distretto Rurale della Barbagia si pongono le basi per la creazione di un canale diretto con le corrispondenti autorità deputate al commercio, al turismo, agli investimenti ed all’occupazione in Kirghizistan – continua Efisio Arbau -. In particolare con l’idea di favorire il commercio delle nostre produzioni locali sul versante asiatico, posta la posizione geografica ed i rapporti stretti con gli Stati confinanti, e da subito attivare un canale per garantire manodopera all’asfittico mercato del lavoro in campo agricolo della Barbagia e della Sardegna. Attualmente nelle aziende zootecniche sarde lavorano più settantenni che trentenni e che, finita l’epoca degli operai rumeni, questo canale Kirghiso può dare una opportunità agli imprenditori agricoltori barbaricini.»
Antonio Caria