La chiusura di molte aziende agricole e di allevamento, altre che pagano indebiti contratti nel tempo. Questa la denuncia di Coldiretti Oristano in riferimento agli incendi che, nel 2021, hanno interessato il Montiferru e l’alta Marmilla. A finire nel mirino sono i ritardi nell’erogazione dei ristori.
«Solo oggi, infatti, a distanza di oltre due anni da quei terribili momenti, constatiamo che la Regione ha approvato la delibera che dà il via libera alla delimitazione effettuata dall’agenzia Laore dei territori nei quali è stata accertata una riduzione del potenziale produttivo agricolo oltre il 30% – rileva Coldiretti Oristano – sbloccando, di fatto, il procedimento per ripartire i 2,5 milioni di euro stanziati come indennizzi alle aziende e per ricostituire le strutture agricole danneggiate dall’evento.»
«Pur soddisfatti del passo avanti nel procedimento che punta a far arrivare sul territorio risorse fondamentali per garantire il rilancio e lo sviluppo delle tante attività aziendali del territorio, segnaliamo ancora una volta quanto i ritardi dell’azione amministrativa e politica incidano negativamente sulla vita stessa delle nostre imprese – sottolineano il presidente e direttore di Coldiretti Oristano, Paolo Corrias ed Emanuele Spanò – gli incendi si sono verificati tra il 23 e il 30 luglio 2021 e solo una parte dei ristori sono realmente arrivati alle aziende di settore negli anni passati, mentre altre risorse altrettanto importanti ancora stentano ad arrivare seppur importante non basta la solidarietà che è arrivata in questi anni dal territorio per permettere alle aziende di riprendersi da quei gravi danni subiti, ci attendiamo che finalmente cresca l’efficienza della mano pubblica fondamentale per sostenere le nostre realtà locali.»
Antonio Caria