L’incontro con gli operatori ha aperto la nuova fase del progetto di internazionalizzazione denominato Sardinia Beyond the Sea promosso da Legacoop Sardegna (che è capofila) e finanziato dalla Regione Sardegna attraverso il POR FESR Sardegna 2014-2020 Azione 3.4.1.
Questo pomeriggio l’incontro con i buyers con la presentazione del progetto. Da domani le due delegazioni dell’agroalimentare e turistico-culturale inizieranno i tour per visitare le diverse realtà facenti parte del progetto. Si tratta della Cantina di Oliena, Cantina della Vernaccia, Cao Formaggi, Lait Latteria Ittiri, S.F. Sard a Pan, Unione Pastori Nurri, La Sorgente Campeggi, Penisola del Sinis, Archeotour, S’Emata e Agorà.
«Il progetto è una grande opportunità per le cooperative aderenti di espandere il proprio mercato e migliorare il proprio posizionamento all’estero – chiariscono Gianni Locci e Carla Della Volpe, rispettivamente responsabile e coordinatrice dell’intero programma portato avanti da Legacoop Sardegna -. La tre giorni in Sardegna segue le missioni all’estero tenutesi al Sial di Parigi e al F.r.e.e. di Monaco. A maggio il progetto si concluderà con la missione alla fiera Sial di Toronto.»
L’iniziativa fa parte del programma di attività promosse da Legacoop Sardegna e a cui hanno partecipato, nelle precedenti edizioni, numerose aziende sarde e investitori stranieri. E’ prevista la partecipazione dell’assessore regionale dell’Industria Anita Pili. Per Daniele Caddeo, direttore generale di Legacoop Sardegna l’internazionalizzazione è diventato uno degli strumenti strategici per la nostra organizzazione. E anche attraverso progetti come questo che proviamo a portare avanti sinergie e collaborazioni più strette tra le nostre stesse aziende. in un mercato sempre più aggressivo e competitivo lo stare assieme svolge un ruolo sempre più importante. il nostro auspicio è che per il futuro da parte della Regione ci sia lo stesso sostegno e interesse dimostrato in questi ultimi anni. La volubilità del riconoscimento del prezzo del prodotto finito impone delle riflessioni nuove anche sulla capacità e volontà di seguire assieme determinati processi economici. E in questo ambito diventa fondamentale lo stare assieme tipico del movimento cooperativistico.