Era il 18 ottobre quando noi #fieristi abbiamo accolto con la morte nel cuore la decisione del Governo di sospendere il nostro lavoro, ma abbiamo intravisto speranza in certi discorsi. Ricordo ancora le parole del presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte: «Ci sacrifichiamo oggi per aver un Natale sereno…dopo qualche giorno il Governo comunicò la sospensione anche dei mercatini natalizi e, durante le feste, anche il sacrificio di vivere con restrizioni da zona rossa, famiglie separate, etc…Oggi dopo tutto questo, dopo che la mia categoria è distrutta, le famiglie della mia categoria iniziano a razionare anche sul cibo, ci vediamo proiettati qui la Sardegna in zona arancione».
Sono molto amare le parole di Ivan Scarpa, responsabile regionale dell’associazione fieristi, dopo l’inserimento della Sardegna in zona arancione.
«Per quanto mi concerne, non per una questione politica, io non parlo mai di politica, mi sento di dire che non ho più fiducia nella gestione di questa emergenza sanitaria. Non ho nessuna fiducia sul come è stata gestita e come sarà in futuro la ormai grave emergenza sul lavoro e le nuove povertà che si stanno moltiplicando – conclude Ivan Scarpa -. Solidarietà a tutti quelli che da oggi, come noi #fieristi sono entrati in un limbo di dolore professionale.»