Il 2023 è stato un anno eccellente per la Banca di Cagliari, chiuso con un utile di esercizio pari a oltre sei milioni di euro (6.061.885 euro). Una quota – pari a 95.000 euro – sarà destinata a fini di beneficenza o mutualità, c’è poi la quota obbligatoria per il fondo mutualistico e il residuo a riserva per il rafforzamento patrimoniale della banca.
L’assemblea dei soci dell’istituto di credito cooperativo ha approvato oggi il Bilancio 2023, illustrato dal presidente di BCC, Aldo Pavan.
«Banca di Cagliari – ha detto il presidente Aldo Pavan – si conferma una banca snella, vicina alle persone, con ottimi risultati, premiata dalla rivista Banca Finanza che ci ha classificato miglior banca d’Italia tra le minori. Nella stessa graduatoria al secondo posto, dopo Mediobanca, c’è il gruppo bancario cooperativo ICCREA, di cui facciamo parte: possiamo dire che siamo svelti, vicini alle persone, capaci di ascoltare, ma anche che abbiamo le spalle larghe del secondo gruppo bancario italiano.»
«Grazie al crescente radicamento col tessuto economico dell’area vasta cagliaritana e al supporto del nostro Gruppo nazionale, Iccrea – ha sottolineato il direttore generale, Giuseppe Murgia -, la banca ha potuto incrementare il sostegno al credito di famiglie e imprese, in controtendenza con l’andamento del sistema che registra, invece, una significativa contrazione sia a livello nazionale che regionale. La nostra crescita conferma il gradimento di clienti e soci per il nostro modello di servizio, basato sul rapporto diretto con la clientela. Anche in questo caso in controtendenza, mentre si chiudono filiali fisiche per aprirne on line, noi puntiamo sul contatto con i nostri clienti, che trovano consulenti e operatori a loro disposizione nelle sedi fisiche. E una in più sta per aggiungersi a breve, a Quartu Sant’Elena.»
I soci di BCC sono oggi 3.114, con un aumento dell’1,93%, così come è cresciuto il numero dei clienti, arrivato a 6.105, (+2,45%). In aumento anche gli impieghi netti (mln 227.135, +2,69%), al netto delle cessioni effettuate nel 2023 per nominali 9.848. Il capitale di prima classe e i fondi propri sono giunti rispettivamente a 26.913 e a 30.882, con un incremento del 10,85% e del 9,32%. Migliora, di conseguenza, il coefficiente detto CET1 Ratio – che mette a confronto gli impieghi economici ponderati con il capitale primario ed è tra gli indicatori di qualità bancaria più osservati – a fine 2023 pari al 19,60%; il più ampio indicatore Total CR si attesta al 22,49% – nel 2021 erano rispettivamente pari a 18,35% e 21,35%. L’incremento patrimoniale è dovuto all’eccellente risultato economico per 6.062, in calo del 10,81% rispetto all’anno precedente, ma espressivo di una migliore prestazione in quanto caratterizzato, rispetto a quello, da elementi più “stabili”. L’utile 2022 beneficiava infatti di maggiori interessi su BTP indicizzati all’inflazione per oltre 3.000 attribuibili all’eccezionale fiammata inflazionistica intervenuta in quell’anno e dunque ragionevolmente non replicabile. Tale maggior valore non si è infatti ripetuto nel 2023 e tuttavia i margini di interesse e intermediazione sono entrambi cresciuti, rispettivamente, del 1,32% e del 3.96%. Il costo del rischio in essere – pari alla somma delle perdite su cessioni e delle rettifiche su crediti – si riduce a 3.977, dell’8,33%. Tra i costi operativi crescono soprattutto le spese per il personale, a seguito principalmente delle assunzioni effettuate.
Nel corso del 2023 sono state effettuate cinque assunzioni e altre due sono state effettuate all’inizio del 2024, così che l’organico è ad oggi di 46 unità.
«Facciamo assunzioni – ha spiegato il presidente Aldo Pavan -, in grande prevalenze giovani, ragazze e ragazzi che portano entusiasmo e capacità. Grazie al nostro personale abbiamo conseguito i risultati che ci hanno portato al prestigioso riconoscimento come miglior minor banca d’Italia e a raggiungere un bilancio splendido come quello approvato oggi dall’assemblea dei soci.»