È di – 65% il calo delle presenze nel mese di luglio nei campeggi, rispetto allo stesso mese dello scorso anno. A giugno si è attestato al – 90%.
A rendere note queste cifre è stato il centro studi Faita Sardegna. «Anche se per il post lock down sarebbe ovvio rilevare una domanda maggiore di strutture che offrono vacanze all’aperto e a contatto con la natura . ha dichiarato il presidente, Nicola Napolitano -. i nostri campeggi stanno subendo perdite pensatissime: quest’anno abbiamo aperto per non perdere posizione sul mercato, e per spirito di servizio, nonostante previsioni nefaste e grande incertezza, verso quei pochi che non vogliono rinunciare a stare da noi.»
Secondo i dati sui traffici turistici europei, solo il 15% dei turisti olandesi ha scelto l’Italia, mentre una timida risposta c’è stata dalla Germania altrettanto non è stato per la Danimarca, completamente assente per via delle restrizioni imposte dal governo danese. Le previsioni per agosto dovrebbero essere di un + 20%.
«C’è da sperare infatti nelle cosiddette prenotazioni sotto data, quelle last minute che ad agosto solitamente erano inesistenti – ha aggiunto Nicola Napolitano -, ma che il Covid ha fatto aumentare per via dell’incertezza di poter programmare la vacanza.»
Bilancio in rosso anche per le permanenze medie: La media 2019 è di 5,2 giorni a persona, mentre a luglio 2020 il dato è in flessione del 30%.
«Siamo preoccupati per il futuro – ha concluso Nicola Napolitano -. Con una maggiore incidenza dei costi fissi e una flessione del fatturato, stimata comunque intorno al -60/70% rispetto al 2019: sarà un anno horribilis che genererà un impoverimento generale dell’economia sarda, e in particolare di quella legata al sistema campeggi. Oltre al mancato fatturato, ci sarà inevitabilmente un rallentamento se non uno stop agli investimenti che ogni inverno vengono riversati dal settore nelle manutenzioni.»
A rendere note queste cifre è stato il centro studi Faita Sardegna. «Anche se per il post lock down sarebbe ovvio rilevare una domanda maggiore di strutture che offrono vacanze all’aperto e a contatto con la natura . ha dichiarato il presidente, Nicola Napolitano -. i nostri campeggi stanno subendo perdite pensatissime: quest’anno abbiamo aperto per non perdere posizione sul mercato, e per spirito di servizio, nonostante previsioni nefaste e grande incertezza, verso quei pochi che non vogliono rinunciare a stare da noi.»
Secondo i dati sui traffici turistici europei, solo il 15% dei turisti olandesi ha scelto l’Italia, mentre una timida risposta c’è stata dalla Germania altrettanto non è stato per la Danimarca, completamente assente per via delle restrizioni imposte dal governo danese. Le previsioni per agosto dovrebbero essere di un + 20%.
«C’è da sperare infatti nelle cosiddette prenotazioni sotto data, quelle last minute che ad agosto solitamente erano inesistenti – ha aggiunto Nicola Napolitano -, ma che il Covid ha fatto aumentare per via dell’incertezza di poter programmare la vacanza.»
Bilancio in rosso anche per le permanenze medie: La media 2019 è di 5,2 giorni a persona, mentre a luglio 2020 il dato è in flessione del 30%.
«Siamo preoccupati per il futuro – ha concluso Nicola Napolitano -. Con una maggiore incidenza dei costi fissi e una flessione del fatturato, stimata comunque intorno al -60/70% rispetto al 2019: sarà un anno horribilis che genererà un impoverimento generale dell’economia sarda, e in particolare di quella legata al sistema campeggi. Oltre al mancato fatturato, ci sarà inevitabilmente un rallentamento se non uno stop agli investimenti che ogni inverno vengono riversati dal settore nelle manutenzioni.»
Antonio Caria