Un milione e trecento mila euro fermi al palo da oltre un anno in attesa di validazione dei bandi da parte della Regione Sardegna. A denunciarlo è il Gal Ogliastra che, lo scorso anno, ha promosso 4 bandi, tre dei quali destinati al sostegno alle imprese agricole per la trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli e uno agli Enti pubblici per l’infrastrutturazione di un sentiero escursionistico che attraverserà tutto il territorio ogliastrino, dando vita ad un progetto ambizioso, condiviso e progettato con l’Agenzia Forestas
Nell’ultimo consiglio direttivo è stato approvato un ulteriore bando destinato al sostegno alle imprese agroalimentari.
«A distanza di oltre un anno dall’invio della richiesta di validazione dei Bandi alla RAS – ha affermato il presidente del Gal Ogliastra, Piero Rubiu – non abbiamo ancora avuto il via libera per la pubblicazione.»
Nonostante le interlocuzioni tra Regione Sardegna e Regione, sottolineano dal Gal Ogliastra, «il grande sforzo che la struttura tecnica del Gal sta facendo per portare avanti la programmazione con serietà e professionalità, rischia concretamente di essere vanificato dai ritardi che continuano ad accumularsi, facendo venire sempre meno quella fiducia che si è creata negli anni verso un soggetto di prossimità che eroga contributi alle imprese locali e promuove il territorio con una programmazione dal basso».
«In un momento di emergenza sanitaria come quello che stiamo vivendo – ha aggiunto Piero Rubiu – in cui l’epidemia sta scavando un profondo solco tra chi è garantito e chi non lo è, non è pensabile che le imprese continuino a subire l’abbraccio soffocante e spesso mortale della burocrazia. Non è pensabile che giunti quasi alla fine del ciclo di programmazione dei fondi strutturali 2014-2020, i Gal sardi non abbiano ancora erogato un solo euro a favore delle imprese, su un totale di euro oltre 60 milioni assegnati dalla RAS (le risorse attribuite al GAL Ogliastra ammontano a euro 4 milioni e mezzo). Eppure nonostante le risorse assegnate non siano poi una montagna di soldi, nonostante incontri, riunioni, lettere, solleciti, mail, videoconferenze, siamo fermi al palo inermi e imbrigliati in una ragnatela di adempimenti burocratici che avranno l’effetto di allontanare anche il più coraggioso imprenditore che voglia cimentarsi oggi in una attività di impresa che rischia di diventare “Impresa impossibile”, non causa Covid ma causa burocrazia»
Antonio Caria