La Regione Sardegna partecipa, in qualità di partner capofila, a due progetti europei di cooperazione transfrontaliera denominati “MedStar”[1] e “MedCopfire”, al quale prendono parte, oltre alla Sardegna, anche la Regione Liguria, la Regione Toscana, la Corsica e le regioni francesi delle Alpi Marittime e Provenza-Alpi-Costa Azzurra.
Nell’ambito dell’attività C.4 del progetto, riferita alla “Formazione congiunta e scambi di esperienze per la definizione di modelli condivisi di gestione territoriale e degli incendi“, Il Corpo Forestale della Sardegna, partner del progetto, ha organizzato, il 23 marzo scorso, una giornata di confronto con i partners del progetto, avente come tema di discussione “Energie alternative e nuovi incendi”.
L’evento si è svolto in agro di Bonorva, nelle struttura gestita dall’Agenzia Forestas all’interno del parco comunale Mariani. Tema della giornata, introdotta ed esposta dal Direttore dell’Ispettorato Forestale di Sassari, dott. Giancarlo Muntoni, l’analisi delle criticità operative nella gestione degli incendi in aree caratterizzate dalla presenza di centrali eoliche e fotovoltaiche. Lo spunto della discussione è stato l’incendio che nei giorni 12 e 13 luglio 2021, si è esteso all’interno del parco eolico di Bonorva, spento dopo due giorni di operazioni di lotta attiva.
Il tema proposto, di notevole attualità e complessità, ha voluto essere l’occasione per una riflessione sul nuovo regime di incendi emerso negli ultimi anni col diffondersi, in Sardegna e tutto il bacino mediterraneo, di installazioni legate alle forme di produzione di energia elettrica da fonti alternative. All’evento e al successivo dibattito ha presenziato l’Assessore regionale dei Lavori Pubblici, on. Aldo Salaris e il sindaco di Bonorva, Dott. Massimo D’Agostino.
Il dott. Muntoni ha rappresentato puntualmente l’evoluzione della diffusione delle centrali eoliche e fotovoltaiche in Sardegna, soffermandosi sulle criticità connesse alle azioni e attività di spegnimento in caso di incendi. In particolare sulla impossibilità di utilizzo funzionale dei mezzi aerei sia ad ala fissa che ad ala rotante; cosa, questa, che complica e rende ancora più difficile l’incisività delle azioni di spegnimento con i mezzi a terra.
Il contributo al dibattito è stato offerto dai rappresentanti dei partners progettuali presenti, ossia: Protezione civile della regione sardegna, Regione Liguria (rappresentata dal responsabile della Soup regionale), Fondazione CIMA (Centro Internazionale in Monitoraggio Ambientale), Collectivité de Corse, Regione Toscana (rappresentata dal responsabile del Settore Antincendi della regione), Università degli Studi di Firenze-Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari e Forestali, CNR di Sassari e Università degli Studi di Sassari.
Alla prima parte della giornata, svoltasi in aula, è seguito il sopralluogo sul sito dell’incendio, in località “Su Monte”, Bonorva, allo scopo di verificare sul posto quanto discusso in aula. Nel corso dell’evento, inoltre, il personale Gauf (Gruppo azione analisi del fuoco) della Stazione Forestale di Bonorva e dell’Ispettorato forestale di Sassari, ha presentato, offrendo una dimostrazione pratica del suo utilizzo, il nuovo mezzo prototipale allestito dal CFVA nell’ambito di un altro progetto Comunitario (progetto “Medcoopfire”) e destinato ai gruppi Gauf del Corpo Forestale, che nella prossima campagna antincendio saranno chiamati a porre in essere le tattiche di controfuoco e fuoco prescritto in opposizione ai grandi incendi.
A conclusione delle giornata è emersa la necessità di rivolgere l’attenzione al tema incendi che interessano tali aree non soltanto nelle fasi di lotta, che tanto suscitano attenzione, ma anche e soprattutto al tema della prevenzione cercando di sensibilizzare in merito le società di gestione degli impianti. Ad esempio facendo in modo che venga attivata nel periodo a grave pericolo di incendi una squadra antincendio dotata di un mezzo allestito con modulo di spegnimento, in modo tale da intervenire con immediatezza in caso di sviluppo di un incendio all’interno delle aree stesse.