«La Sardegna, unica zona bianca nel panorama nazionale, ha la possibilità di ripartire prima delle altre regioni d’Italia, e soprattutto di farlo in totale sicurezza. Grazie all’avvio dei controlli attivati dalla Regione in porti e aeroporti sarà infatti possibile individuare e isolare i casi di contagio in ingresso. Condizioni privilegiate, che dobbiamo puntare a mantenere, ma che possono essere sfruttate per garantire la ripresa di uno tra i settori più colpiti dalla crisi economica. Penso al settore del Wedding, e credo che la nostra isola possa diventare una meta privilegiata in cui sperimentare nuovi protocolli che consentano le celebrazioni e i festeggiamenti in totale sicurezza. Con l’auspicio di poter far ripartire l’economia, già dal prossimo aprile, e sicuramente da maggio, la Sardegna potrebbe candidarsi a diventare la meta più ambita per trascorrere uno dei giorni più importanti della vita.»
Questa la proposta del capogruppo del M5S Michele Ciusa, primo firmatario di una mozione che impegna il presidente della Regione e la Giunta a predisporre un protocollo dal duplice obiettivo: economico, in quanto si punta a favorire la ripartenza del comparto del wedding a beneficio di tutto l’indotto, ma anche sociale, perché restituirebbe alle coppie la gioia di sposarsi e di riprendere una vita il più possibile vicina alla normalità.
«In Senato ci sono già state audizioni in merito – prosegue Michele Ciusa -. Confesercenti ha proposto un protocollo per far ripartire il settore definendo delle regole chiare e precise, che prendono in esame tutti gli aspetti delle celebrazioni, come location all’aria aperta, dimensioni della sala, distanziamento. Noi in Sardegna abbiamo una carta in più, il basso tasso di contagi, e più andremo avanti con le vaccinazioni minore sarà il rischio di un peggioramento dei dati epidemiologici.»
«Sicuramente il vasto indotto che ruota attorno al mondo dei matrimoni ha bisogno di un aiuto concreto. Basti pensare, che secondo i dati diffusi dall’assessorato al Turismo nel 2018, i matrimoni degli stranieri in Sardegna hanno avuto un valore di 80 milioni di euro. Purtroppo, in questi giorni, gli stessi professionisti del settore, parlo di fotografi, ristoratori, fiorai, sarti, commercianti, tipografi, hanno denunciato un crollo dell’80 per cento del fatturato nel 2020 – conclude Michele Ciusa -. Una perdita che grazie alla zona bianca potremmo provare a risanare.»