Guardare al rilancio del territorio per stabilire come ripartire e con quali strumenti, tenendo conto delle risorse che può mettere a disposizione l’Unione Europea, lo Stato e la Regione. Con quest’auspicio è stato firmato a Nula il patto dello sviluppo della provincia di Sassari alla presenza del Tavolo Istituzioni Parti sociali, sindaci e provincia di Sassari. È intervenuto ai lavori anche il presidente di Anci Sardegna, Emiliano Deiana.
Tutti hanno ribadito come le tematiche del Recovery Fund, del Pnrr della programmazione sui fondi strutturali 2021/27 costituiscano un’opportunità unica e irripetibile, per il nord e più in generale per l’intera Sardegna. Ed evidenziato come in questi anni abbiamo purtroppo assistito al ridimensionamento o alla chiusura di centinaia di aziende, alla costante diminuzione della forza lavoro, ad una costante crescita della disoccupazione, in particolare giovanile, alla riduzione demografica, all’emigrazione dei giovani laureati e diplomati, all’abbandono e alla dispersione scolastica, allo spopolamento delle aree interne e dei comuni minori.
Tra gli obiettivi da raggiungere, la riqualificazione dei poli industriali con un marcato orientamento alle logiche della economia circolare puntando sulla chimica verde a Porto Torres, la riqualificazione del sistema energetico territoriale e il rilancio di tutta la base produttiva regionale. Ora verranno inviate al Governo tre lettere che richiedono risposte immediate. La prima sullo stato di attuazione del protocollo sulla chimica verde; la seconda sulle modifiche da apportare alla bozza del DPCM energia per la Sardegna; la terza sugli investimenti infrastrutturali sulla rete ferroviaria.
Dopo la fase acuta della pandemia il territorio provinciale vuole ripartire con una nuova visione strategica e da conseguenti azioni capaci di attrarre capitali e imprese e contribuire creare occupazione e a valorizzare il capitale ambientale, sociale e territoriale.
Tutti hanno ribadito come le tematiche del Recovery Fund, del Pnrr della programmazione sui fondi strutturali 2021/27 costituiscano un’opportunità unica e irripetibile, per il nord e più in generale per l’intera Sardegna. Ed evidenziato come in questi anni abbiamo purtroppo assistito al ridimensionamento o alla chiusura di centinaia di aziende, alla costante diminuzione della forza lavoro, ad una costante crescita della disoccupazione, in particolare giovanile, alla riduzione demografica, all’emigrazione dei giovani laureati e diplomati, all’abbandono e alla dispersione scolastica, allo spopolamento delle aree interne e dei comuni minori.
Tra gli obiettivi da raggiungere, la riqualificazione dei poli industriali con un marcato orientamento alle logiche della economia circolare puntando sulla chimica verde a Porto Torres, la riqualificazione del sistema energetico territoriale e il rilancio di tutta la base produttiva regionale. Ora verranno inviate al Governo tre lettere che richiedono risposte immediate. La prima sullo stato di attuazione del protocollo sulla chimica verde; la seconda sulle modifiche da apportare alla bozza del DPCM energia per la Sardegna; la terza sugli investimenti infrastrutturali sulla rete ferroviaria.
Dopo la fase acuta della pandemia il territorio provinciale vuole ripartire con una nuova visione strategica e da conseguenti azioni capaci di attrarre capitali e imprese e contribuire creare occupazione e a valorizzare il capitale ambientale, sociale e territoriale.
Antonio Caria