Coldiretti Giovani Impresa ha promosso una scuola di formazione strategico politica per i futuri dirigenti della Coldiretti alla quale hanno preso parte oltre 100 agricoltori under 30 di tutta la Sardegna.
Per inaugurare la prima edizione della scuola di formazione che si declina in cinque incontri, è stato chiamato il presidente nazionale Ettore Prandini insieme al regionale Battista Cualbu e al provinciale di Oristano Giovanni Murru, oltre alla delegata nazionale dei giovani Veronica Barbati.
A coordinare la prima lezione è stato il delegato regionale Frediano Mura affiancato dal direttore regionale Luca Saba.
“Storie di agricoltura e rappresentanza” è stato il tema del primo incontro in cui sollecitati dalla domande di Frediano Mura e dei tanti giovani presenti, i dirigenti nazionali e regionali dell’Organizzazione agricola, oltre a presentare un quadro ed uno spaccato dell’agricoltura di oggi hanno raccontare la propria storia ed il proprio percorso personale lavorativo e dirigenziale.
«I giovani rappresentano le avanguardie dell’agricoltura, gli sperimentatori ed innovatori naturali, quelli che hanno più coraggio e meno vincoli culturali – ha detto il presidente Ettore Prandini -. I giovani vanno innanzitutto ascoltati per capire le loro esigenze: noi lo facciamo quotidianamente, ma l’Academy diventa lo spazio formale. Vanno accompagnati nella formazione, creando le condizioni per un confronto fra di loro. Mi auguro che l’Academy sia l’inizio di un percorso che porti a un confronto costruttivo fra di voi.»
«L’Academy è luogo strutturato di formazione strategica per i ragazzi di Giovani Impresa – spiega Frediano Mura -. Promuove la crescita “politica” e costruire un vivaio di imprenditori propensi all’innovazione e allo spirito di impresa capaci di un ruolo proattivo rispetto alle istituzioni e alle normative. L’obiettivo strategico di questa fase è fornire e trasferire una iniziale cultura sindacale, avviando il confronto sulle sfide che li attendono nel fare agricoltura oggi, ma anche il posizionamento e le linee strategiche delle progettualità Coldiretti quali strumenti per affrontarle.»
Per inaugurare la prima edizione della scuola di formazione che si declina in cinque incontri, è stato chiamato il presidente nazionale Ettore Prandini insieme al regionale Battista Cualbu e al provinciale di Oristano Giovanni Murru, oltre alla delegata nazionale dei giovani Veronica Barbati.
A coordinare la prima lezione è stato il delegato regionale Frediano Mura affiancato dal direttore regionale Luca Saba.
“Storie di agricoltura e rappresentanza” è stato il tema del primo incontro in cui sollecitati dalla domande di Frediano Mura e dei tanti giovani presenti, i dirigenti nazionali e regionali dell’Organizzazione agricola, oltre a presentare un quadro ed uno spaccato dell’agricoltura di oggi hanno raccontare la propria storia ed il proprio percorso personale lavorativo e dirigenziale.
«I giovani rappresentano le avanguardie dell’agricoltura, gli sperimentatori ed innovatori naturali, quelli che hanno più coraggio e meno vincoli culturali – ha detto il presidente Ettore Prandini -. I giovani vanno innanzitutto ascoltati per capire le loro esigenze: noi lo facciamo quotidianamente, ma l’Academy diventa lo spazio formale. Vanno accompagnati nella formazione, creando le condizioni per un confronto fra di loro. Mi auguro che l’Academy sia l’inizio di un percorso che porti a un confronto costruttivo fra di voi.»
«L’Academy è luogo strutturato di formazione strategica per i ragazzi di Giovani Impresa – spiega Frediano Mura -. Promuove la crescita “politica” e costruire un vivaio di imprenditori propensi all’innovazione e allo spirito di impresa capaci di un ruolo proattivo rispetto alle istituzioni e alle normative. L’obiettivo strategico di questa fase è fornire e trasferire una iniziale cultura sindacale, avviando il confronto sulle sfide che li attendono nel fare agricoltura oggi, ma anche il posizionamento e le linee strategiche delle progettualità Coldiretti quali strumenti per affrontarle.»
Antonio Caria