Un tavolo di concertazione permanente tra i rappresentanti politici delle istituzioni e i rappresentanti agricoli per programmare il futuro dell’agricoltura è il tema che è stato al centro dell’incontro che si è svolto nella sede della Camera di commercio di Nuoro tra i rappresentanti di Coldiretti Nuoro-Ogliastra, consiglieri regionali e parlamentari sardi.
L’idea è quella di creare un tavolo di concertazione che, spiegano il direttore provinciale Alessandro Serra ed i presidenti di sezione Coldiretti Vincenzo Cannas e Giambattista Coccolone «è necessario per un confronto diretto sulle diverse vertenze che insistono sul comparto agricolo: dagli incendi dove è necessario favorire la presenza dell’allevatore e agricoltore nel territorio, vero custode delle campagne; alla blue tongue con le pesanti conseguenze per pastori con morti e aborti di pecore ed allevatori con il blocco della movimentazione; alle cavallette: è da tre anni che non abbiamo risposte concrete; ai pagamenti con ritardi sempre più ciclopici e uffici di Argea territoriale sguarniti: proponiamo l’apertura degli sportelli territoriali e tavoli tecnici tra i funzionari istruttori delle pratiche e i nostri tecnici dei Centri di assistenza».
Cosi come è stato ricordata la beffa per gli allevatori nel processo per il poligono di Quirra «dove gli unici a pagare sono stati i circa 60 allevatori che hanno perso il pascolo e quindi l’azienda, oltre ad un milione di euro di premi comunitari, che vengono meno al territorio».
«Come si può programmare il futuro dell’agricoltura senza conoscere i dati? – si chiede il direttore di Coldiretti Sardegna, Luca Saba -. Senza sapere quanti ettari di carciofo coltiviamo; quanti di pomodoro piuttosto che conoscere i dati sul settore lattiero caseario o conoscere la Plv agricola. E’ fondamentale avere un cruscotto agricolo, con i dati di tutti i settori, partendo da questo si può programmare con cognizione di causa e sapere dove investire i denari.»
Altro aspetto fondamentale è l’utilizzo della tecnologia per tagliare la burocrazia: «Abbiamo gli strumenti per rivoluzionare il sistema: per esempio utilizzando le foto satellitari riusciamo ad avere in una settimana la radiografia post incendi conoscendo gli ettari e il nome dell’azienda interessata; così come con un incrocio dei dati sappiamo in poche ore le perdite dovute alla blue tongue. Una vera rivoluzione copernicana che consente di ristorare le aziende agricole in poche settimane e non in anni come avviene adesso e di farlo in modo puntuale».
All’incontro erano presenti anche il sindaco di Nuoro Andrea Soddu, i consiglieri regionali Pierluigi Saiu, Giuseppe Talanas, Roberto Deriu, Eugenio Lai, Elena Fancello, e la parlamentare Romina Mura. Tutti hanno sottolineato la necessità di semplificare i procedimenti e tagliare la burocrazia che oggi sottrae fino a 100 giorni all’anno di lavoro in azienda cosi come si sono detti favorevoli all’istituzione di un tavolo permanente tra politica e organizzazione agricola.
Le conclusioni sono state affidate ai due presidenti della Coldiretti, il provinciale Leonardo Salis e il regionale Battista Cualbu che hanno fatto sintesi degli argomenti trattati, impegnandosi a mettere in atto quanto sostenuto durante il dibattito: «Occorre cambiare marcia – hanno detto -. Noi siamo una Organizzazione pragmatica che non si ferma alla rivendicazione fine a se stessa ma la facciamo mirata sui veri problemi con le proposte di soluzione».
Antonio Caria