Prezzi delle materie prime alle stelle e costi dell’energia record mettono in difficoltà l’agricoltura sarda. A lanciare il grido d’allarme è Coldiretti Sardegna.
«Un effetto caro prezzi che sta investendo tutto il territorio nazionale per questo da giorni come Coldiretti stiamo programmando una mobilitazione a sostengo soprattutto di quei settori, come ortofrutticolo, suinicolo e bovino da latte, che nonostante la crescita dei costi di produzione si ritrovano a vendere i propri prodotti agli stessi prezzi degli anni scorsi, a volte, e questo è il paradosso insostenibile, anche a prezzi inferiori. Nei prossimi giorni saremo davanti alle Prefetture per manifestare questo disagio», ha detto il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu.
«Alla Regione abbiamo manifestato più volte questo disagio e mercoledì scorso durante l’audizione con i capigruppo abbiamo anche consegnato un documento articolato con diverse proposte – ha aggiunto Battista Cualbu -. La Regione deve intervenire garantendo liquidità immediata alle aziende agricole sbloccando quelle pratiche ferme da troppo, tanto tempo, a cominciare dalla vergognosa storia della siccità del 2017.»
Intanto ieri a Sologo si sono ritrovati i pastori sardi, anche loro penalizzati da questo vertiginoso rincaro delle materie prime.
Intanto ieri a Sologo si sono ritrovati i pastori sardi, anche loro penalizzati da questo vertiginoso rincaro delle materie prime.
«Vista e considerata la totale assenza delle istituzioni e il continuo parassitare di tutte le associazioni di categoria, ancora una volta a distanza di tre anni dalla clamorosa protesta del latte, ci vediamo costretti a scendere di nuovo in strada per tutti i nuovi insostenibili rincari e l’aggravarsi di tutte le problematiche che da anni attanagliano il nostro settore», ha detto uno dei portavoce dei pastori, Nenneddu Sanna.
Antonio Caria