I ritardi nell’erogazione delle risorse del Piano di Sviluppo rurale e le lungaggini burocratiche per l’espletamento delle pratiche in carico alle agenzie regionali per l’agricoltura sono stati i temi trattati Commissione “Attività produttive” del Consiglio regionale presieduta da Piero Maieli (Psd’Az).
Sono stati sentiti i rappresentanti delle associazioni agricole: Luca Saba (direttore Coldiretti). Maurizio Onorato (direttore Confagricoltura), Ignazio Cirronis (presidente Copagri) e Francesco Erbì (presidente Cia). Da parte di tutti sono arrivate forti critiche all’operato delle agenzie per il ritardo nel pagamento dei premi agli agricoltori stanziati attraverso i bandi del Psr. «Ancora una volta veniamo a parlare di lungaggini burocratiche – ha detto Luca Saba – non è cambiato nulla, è tutto fermo. Non lo diciamo noi ma la relazione firmata dal responsabile dell’Unità di progetto Giulio Capobianco oltre un anno fa. Un organismo terzo che ha certificato le criticità presenti nel sistema dei pagamenti della Regione. Il caso emblematico è rappresentato dagli indennizzi per la siccità del 2017. Ci sono oltre 5.000 pratiche inevase. Sono ormai passati oltre 4 anni e quei soldi andranno persi. La situazione è molto preoccupante. E’ ora di dire basta». Duro anche il giudizio di Ignazio Cirronis: «Assessorato dell’Agricoltura ed Argea agiscono come due repubbliche autonome che non si parlano e in qualche caso prendono decisioni contrastanti. Le attività istruttorie sui bandi possono essere fatte dall’assessorato. C’è bisogno di intervenire sull’organizzazione interna per semplificare le procedure ed eliminare le lungaggini».
Dubbi sulla possibilità che la politica possa determinare un cambio di passo sono stati espressi da Maurizio Onorato: «Si tratta di questioni prettamente amministrative sulle quali la politica poco può fare – ha detto il direttore di Confagricoltura – c’è bisogno di una riforma complessiva delle agenzie agricole. L’istituzione di Laore, Agris e Argea è stato un errore della riforma Soru. Si tratta di organismi che operano per conto loro, spesso in situazione di conflitto». Anche per Francesco Erbì una riforma è quanto mai necessaria: «I ritardi nei pagamenti stanno mettendo in ginocchio centinaia di aziende agricole. I funzionari non si prendono responsabilità, noi non abbiamo nessuna certezza sui tempi di espletamento delle pratiche. Oggi le agenzie rappresentano un costo troppo alto per la pubblica amministrazione e per le stesse imprese agricole».
Nel dibattito sono intervenuti i consiglieri Salvatore Corrias (Pd), Gianfranco Satta (Progressisti) Emanuele Cera (Forza Italia), Pierluigi Saiu (Lega) che hanno sollecitato un confronto con assessorato e vertici delle agenzie regionali per l’agricoltura.
Al termine dell’audizione, il presidente Piero Maieli ha annunciato la convocazione dell’assessora regionale dell’Agricoltura Gabriella Murgia e dei commissari di Laore, Agris e Argea per il prossimo 8 giugno: «Vogliamo capire quali sono le cause dei ritardi e intervenire per rimuovere gli ostacoli – ha spiegato Piero Maieli – presenteremo richieste precise alle quali dovranno essere date delle risposte. Non ci saranno scuse né rinvii».
Antonio Caria