Sono 5mila 567, su un totale di 22mila 603, le pratiche liquidate da Argea e Laore per il ristoro dei danni in agricoltura causati dalla siccità 2017, per un totale di 14,5 milioni di euro alle aziende agricole. Questi dati sono emersi nel corso della seduta pomeridiana della Commissione “Attività Produttive” che ha sentito l’assessora regionale dell’Agricoltura Gabriella Murgia ed i vertici di Argea e Laore. Il dato più rilevante del report presentato al parlamentino consiliare è la percentuale delle pratiche rigettate: oltre il 73 per cento del totale. Si tratta, è stato specificato nel corso dell’audizione, di domande ritenute non ammissibili, non ricevibili o non liquidabili. Delle oltre 16mila domande respinte, 10mila 903 sono state escluse perché presentate da aziende già beneficiare della misura di sostegno della legge 20 del 2017 che stanziava 13 euro a capo per il comparto ovicaprino. Altre istanze sono state invece rigettate perché arrivate fuori tempo massimo o presentate per più eventi calamitosi. Un aspetto quest’ultimo che ha ingolfato il sistema ed allungato i tempi di istruttoria.
«In realtà – ha spiegato Gabriella Murgia – rimangono circa 150 pratiche da liquidare. Le strutture delle agenzie hanno fatto un lavoro eccezionale nell’istruire oltre 22mila domande.»
Il report delle agenzie è stato contestato dal consigliere d’opposizione Gianfranco Satta dei Progressisti: «È la prima volta che ci viene presentato questo dato preoccupa una mole così grande di domande ritenute inammissibili. Qualcosa non ha funzionato».
A Gianfranco Satta hanno replicato i funzionari delle agenzie: «Il monitoraggio c’è sempre stato i dati sono pubblici e consultabili nei siti istituzionali».
Il presidente Piero Maieli, al termine dell’audizione, ha disposto la trasmissione del report alle associazioni agricole: «È arrivato il momento di ragionare su dati certi in questo modo potrà essere individuato un percorso di semplificazione delle procedure per la richiesta degli indennizzi».
Antonio Caria