Attraverso una nuova lettera inviata alla Regione, Coldiretti Sardegna ha formulato alcune proposte per sostenere le aziende che hanno subito disagi dalla società.
Tra queste “l’Individuazione di una data di cessazione dell’evento dannoso la Ridefinizione dell’estensione della superficie colpita, includendo l’intero territorio dei Comuni in cui ricadono le 544 aziende che hanno già segnalato danni. Sulla base dei dati forniti dall’Agenzia Laore è essenziale considerare una superficie colpita di oltre 860mila ettari e non di appena 18mila ettari come dichiarato nel precedente atto amministrativo (limitando peraltro l’eccezionalità dell’
«Come abbiamo già detto non ci interessa sapere di chi siano state le responsabilità per l’ennesimo ritardo su una situazione che sta continuando a danneggiare le aziende sarde già fortemente messe in crisi dalla siccità: ora si deve risolvere definitivamente questa situazione – ricordano presiedente e direttore Coldiretti Sardegna, Battista Cualbu e Luca Saba – con queste proposte che contraddistinguono ancora una volta l’azione propositiva di Coldiretti per aiutare il comparto e l’isola, riteniamo si possa dare definitivamente una svolta a una situazione inaccettabile serve un’azione coordinata ed è tempo di agire con responsabilità e solidarietà verso il settore primario che rappresenta una risorsa fondamentale per l’economia della nostra regione adesso ci auguriamo che anche questa nostra ennesima lettera di proposta (la terza nell’arco di poche settimane) non venga cestinata ma considerata come un atto di proposte concrete per mettere finalmente la parola conclusiva a questo ennesimo schiaffo dato dalla cattiva burocrazia al mondo produttivo sardo.»
Antonio Caria