La Zona Economica Speciale, istituita solo 6 mesi fa in Sardegna, purtroppo buona ultima, a causa dei ritardi della Regione, avrà un anno di tempo in più per lavorare sull’insediamento delle aziende nelle ZES adiacenti le aree portuali.
«Rischiava di essere un flop per l’isola, anche a causa di ritardi attribuibili solo alla Regione, che finalmente si era messa in ordine – affermano Silvio Lai e Marco Meloni, parlamentari del partito democratico dell’isola -. Il Governo non aveva previsto la proroga del regime e il 31 dicembre sarebbe scaduto tutto, sia il supporto alle ZES che il credito d’imposta Sud, invece dopo l’azione dell’opposizione il Governo ha accettato la proposta di proroga anche se solo per un anno, rispetto ai due proposti nell’emendamento PD.»
«Un doveroso dietrofront del Governo che aveva ricompreso le proposte nel maxi emendamento presentato ieri nonostante gli emendamenti già presentati. Un problema di metodo, con il riconoscimento del ruolo del Parlamento, e di merito, perché l’assenza della proroga al credito d’imposta sulle Zone Economiche Speciali previste nei porti del mezzogiorno e del credito d’imposta sud per le aziende che fanno investimenti nel proprio sviluppo avrebbe rappresentato una condanna alla ripresa delle regioni meridionali e della Sardegna in particolare, a causa dei ritardi accumulati sulla Zes», concludono Silvio Lai e Marco Meloni.