Un agnello su due consumato nelle tavole degli italiani per Natale è Igp di Sardegna. è ciò che è merso nel corso una indagine condotta dal Contas (Consorzio di tutela dell’Agnello di Sardegna Igp) che rimarca come dei circa 600mila agnelli macellati in Italia nelle ultime due settimane di dicembre, la metà, 300mila sono marchiati Igp di Sardegna.
«Nonostante la gravissima crisi economica con un drastico calo dei consumi dovuti all’emergenza Covid – ha dichiarato il presidente del Contas, Battista Cualbu – il mercato dell’agnello a dicembre, relativamente a questa situazione, ha tenuto (momento più importante in cui si macellano il 40% degli agnelli dell’annata), a dimostrazione che gli italiani in questo anno anomalo hanno comunque, nel limite del possibile, rispettato la tradizione. Questo evidenzia anche che il lavoro svolto dal Contas negli ultimi anni sta dando i suoi frutti grazie agli investimenti in promozione per la sensibilizzazione dei consumatori oggi più attenti nella ricerca del marchio di origine, ma anche con una vigilanza potenziata o con la proposta di tagli più piccoli che rispondono alle esigenze dei consumatori, accresciuta con le prescrizioni Covid che hanno limitato le grandi tavolate natalizie.»
Tra le regioni in cui si riscontrano maggiori vendite, Lazio Lombardia e Piemonte. Per quanto riguarda il prezzo le migliori quotazioni si registrano nel centro e nord Sardegna (3,90-4,25 euro/kg sul vivo)mentre si evidenzia una flessione nel sud dell’Isola (-15%),
«In questa annata anomala ed incerta solo dopo la stesura del Dpcm e l’apertura alle movimentazioni all’interno della Regione di appartenenza – ha aggiunto il direttore del Contas, Alessandro Mazzette – si è verificato uno sblocco degli ordini da parte dei grossisti, con un immediato impatto sui listini. Tuttavia, i prezzi rilevati all’ingrosso e al dettaglio si sono adeguati alle attuali condizioni economiche delle famiglie Italiane causate dalla lunga emergenza sanitaria, con una flessione media del -15% rispetto allo stesso periodo del 2019.»
Antonio Caria