Oltre 40 milioni di spesa aggiuntiva che potrebbe arrivare a 130 milioni se la misura predisposta dal Governo Conte per incentivare il rinnovo edilizio fosse prorogata a tutto il 2022. È questa la stima del potenziale impatto del superbonus del 110% in materia di efficienza energetica e messa in sicurezza degli immobili sul territorio regionale effettuata dal Centro Studi della Cna Sardegna. Considerato che nel 2019, prima della crisi sanitaria, la spesa per il rinnovo residenziale nell’isola era pari a circa 890 milioni, il superbonus potrebbe sostenere il mercato della riqualificazione alimentando una spesa aggiuntiva rispetto agli altri incentivi e alla spesa non incentivata per un valore pari a circa il 4% del livello degli investimenti per riqualificazione residenziale dell’ultimo anno concluso. Ben più rilevante l’impatto nell’ipotesi di estensione al 2022, con un dato aggiuntivo rispetto agli altri bonus e alla spesa per riqualificazione che comunque si sarebbe fatta del 15%.
«Da questo provvedimento attendiamo importanti effetti per recuperare il drastico calo degli investimenti nel settore delle costruzioni – 4,2% sul 2019) e sostenere, con la ripresa del settore, l’economia regionale -spiegano Francesco Porcu e Antonello Mascia, rispettivamente segretario regionale della Cna Sardegna e presidente di CNA Costruzion -. Presupponendo che gli effetti al 2020 saranno nulli, arrivando al massimo a compensare le perdite dovute all’attesa del provvedimento, auspichiamo che, dopo le norme che finalmente hanno delineato le modalità per l’applicazione e il funzionamento del superbonus, arrivi anche una rapida e certa comunicazione di un’estensione del provvedimento che ci attendiamo copra almeno il triennio 2021/2023.»
Tabella 1 – Stima impatto superbonus 110% in Sardegna – spesa per riqualificazione residenziale aggiuntiva indotta dal bonus – milioni di euro correnti
Ipotesi bonus per interventi entro il 2021 | Ipotesi bonus per interventi entro il 2022 | Incidenza sul rinnovo residenziale 2019 | |
2021 | 40 | 4% | |
2022 | 25 | 105 | 15% |
Fonte: Cna Sardegna
La proiezione della Cna presenta due stime di impatto: la prima nell’ipotesi (attualmente quella ufficiale) di applicabilità della norma al solo 2021, l’altra in quella che contempla il 2022 come anno limite degli interventi. Il modello di stima che ha portato alla definizione dell’impatto è stato costruito considerando in primo luogo alcune caratteristiche del patrimonio edilizio isolano, per perimetrare il bacino privilegiato degli effetti del Superbonus. È evidente infatti che vi sono immobili più deputati di altri ad essere oggetto di interventi, così come che non sono agevolati gli interventi antisismici in zona 4; o ancora che sono previsti, nel caso di edifici unifamiliari, soltanto se l’abitazione è utilizzata a titolo principale. Inoltre, una quota di edifici realizzati prima della Seconda guerra mondiale è poco adatta a realizzare interventi con il “cappotto” in quanto generalmente possiede murature con una buona massa termica. Sono poi state analizzate le variabili che negli ultimi 23 anni hanno caratterizzato l’utilizzo degli incentivi fiscali in edilizia, in termini di complessità degli adempimenti burocratici: modifiche delle aliquote; modifiche degli interventi incentivati, caratteristiche delle tipologie edilizie degli immobili efficientati, caratteristiche dei soggetti titolari degli immobili.
Nel contesto regionale il minore impatto della quota con finalità antisismiche è compensato dalla forte presenza di seconde case, tipologia di abitazioni cui, come detto, è stata estesa l’applicabilità della norma. Si è poi analizzata la propensione all’incentivo registrata nell’isola negli ultimi anni. L’esame e le elaborazioni di queste variabili ha portato alla definizione di un coefficiente di moltiplicazione delle attuali domande e degli importi medi per domanda, in relazione alle tipologie edilizie e agli interventi contemplati dal Decreto.
L’esito finale dello studio ha permesso di stimare i seguenti importi aggiuntivi al rinnovo con finalità abitative derivanti dal provvedimento:
- 40 milioni, tutti nel 2021 nell’ipotesi del mantenimento della norma attuale (conclusione a tutto il 2021)
- 130 milioni nell’ipotesi di un prolungamento dei benefici a tutto il 2022, di cui 25 nel 2021 e 105 nel 2022
Il funzionamento del superbonus
Gli incentivi – dei quali dopo mesi di attesa sono finalmente più chiare le modalità di funzionamento – consentiranno, teoricamente, di non far pagare nulla a chi intende aumentare l’efficienza energetica e/o la sicurezza antisismica del proprio immobile. Concretamente, questo è possibile attraverso il 110% di detrazione delle spese sostenute dall’IRPEF dovuta, ripartita in cinque rate annuali; ovvero mediante la trasformazione in credito d’imposta, cedibile successivamente ad altri soggetti o, ancora, mediante il riconoscimento dello sconto in fattura (fino all’importo corrispettivo dei lavori) anticipato dal fornitore che, a sua volta viene recuperato in forma di credito d’imposta e, successivamente, cedibile ad altri soggetti. L’aliquota del 110% viene applicata esclusivamente per interventi che comportino il miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio oppure di una classe di rischio sismico. Nell’ultima stesura della norma l’applicabilità del bonus è stata estesa anche alle seconde case, nonché agli immobili del terzo settore, restando escluse le abitazioni di lusso, le ville e i castelli. Potranno invece usufruirne i proprietari delle villette a schiera.
Per quanto riguarda gli interventi per l’efficienza energetica, essi devono contemplare almeno uno dei seguenti lavori:
- isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali dell’involucro edilizio nella misura di almeno il 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio;
- l’installazione, in sostituzione degli impianti esistenti, sulle parti comuni degli edifici, di caldaie a condensazione, caldaie a pompa di calore, fotovoltaico, microcogenerazione;
- l’installazione, in sostituzione degli impianti esistenti, in edifici unifamiliari, di caldaie a pompa di calore anche ibridi o geotermici, anche abbinati ad impianti di fotovoltaico o di microcogenerazione.
Le spese dovranno essere sostenute fra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2021, ma sembra più che plausibile l’estensione della regola anche a tutto il 2022.
Il progetto Riqualifichiamo l’Italia
Uno dei principali nodi da risolvere sarà quello delle capienze fiscali. Trattandosi di interventi abbastanza onerosi e con detrazioni ad aliquote elevate e con ripartizione a cinque anni, le persone fisiche che possono detrarsi dell’Irpef somme “importanti” devono avere una capienza fiscale che, a leggere le statistiche del Dipartimento delle Finanze, pochi hanno. E del resto anche per le imprese attive in Sardegna (nella stragrande maggioranza piccole) la possibilità di accollarsi il credito di imposta previo sconto in fattura, senza cederlo a terzi, appare molto limitata.
Proprio per consentire ad una ampia platea di utenti (condomini e proprietari di singole unità immobiliari) di utilizzare al meglio il superbonus la CNA Costruzioni Sardegna, in partnership con Harley&Dikkinson Consulting ed ENI Gas e Luce, ha varato un servizio multidisciplinare e integrato (chiavi in mano) che comprende sia le componenti tecniche operative dell’intervento da realizzare, sia le componenti finanziarie per poter usufruire delle agevolazioni fiscali contenute negli art.119 e 121 del decreto fiscale (cessione del credito e sconto in fattura). Grazie all’utilizzo della piattaforma H&D e alla collaborazione con ENIGas &Luce, le strutture di impresa CNA potranno offrire un servizio completo “chiavi in mano” che consentirà agli utenti beneficiari di godere delle agevolazioni fiscali e di un’assistenza completa per tutti i passaggi previsti dal Superbonus 110%.
L’iniziativa “Riqualifichiamo l’Italia” sarà illustrata lunedì 28 settembre pv alle ore 17 in diretta streaming sulla piattaforma Zoom.
All’incontro informativo, coordinato dal segretario regionale della Cna Sardegna Francesco Porcu, parteciperanno Antonello Mascia, Presidente CNA Costruzioni Sardegna e i relatori Mario Turco, responsabile nazionale CNA Costruzioni, Raffaella Dell’Acqua (Harley&Dikkinson), Francesco Santangelo (Eni Gas e luce). Conclusioni di Enzo Ponzio, presidente nazionale CNA Costruzioni e Pierpaolo Piras, presidente CNA Sardegna.