«Con molta amarezza, oggi 9 ottobre apprendiamo l’esito della sentenza del TAR Sardegna n’ 538 del 9.10.2020 che accogliendo un ricorso, sospende la caccia a lepri e pernici con decorrenza immediata, sospendendo così il decreto dell’assessore regionale dell’Ambiente del 28 settembre 2020 che stabiliva la caccia alla lepre e pernice nelle sole giornate del 4 e 11 ottobre con un carniere limitatissimo.»
Lo scrive, in una nota, Tore Piana, presidente del Centro Studi Agricoli.
«Già in occasione dell’approvazione del calendario venatorio in Sardegna da parte del Comitato Regionale Faunistico, come Centro Studi Agricoli avevamo fortemente contestato la decisione della riduzione sia delle giornate di caccia alla lepre e Palla pernice che prevedeva un ridottissimo carniere, in quanto non ci convincevano i dati sui censimenti effettuati, che oggi appaiono incompleti e lacunosi e non rispondenti alla realtà – aggiunge Tore Piana -. Oggi apprendiamo che gli atti regionali approvati, per decretare l’apertura della caccia alla lepre e d alla pernice risultano incompleti e non rispettosi delle leggi ed per questo che il TAR Sardegna ha accolto un ricorso, approvando la sospensiva. Una brutta pagina per l’Autonomia della Sardegna, che dimostra di non sapersi Governare, un’amarezza che come Centro Studi Agricoli condividiamo con tutti i 36.000 cacciatori Sardi che hanno pagato le tasse concessorie, le assicurazioni, la tenuta dei cani da caccia e che si vedono e sentono presi ancora una volta raggirati per non riuscire ad esercitare la passione della caccia. A questo punto – conclude Tore Piana – non rimane che augurare che sia l’assessore regionale all’ambiente che tutti i componenti del Comitato Regionale Faunistico possano rassegnare le loro dimissioni.»