«Grazie per la fiducia, per i sorrisi, per le pacche sulla spalla e per le strette di mano. Grazie a chi ha creduto in me nel 2017 e lo ha fatto anche questa volta; e grazie anche a chi non avendolo fatto allora ha deciso di farlo ieri. Voi siete la parte più bella, preziosa e pulita di questa campagna elettorale che ho personalmente scelto di portare avanti con serietà, correttezza e onestà, mentre dall’altra parte ho assistito a una vergognosa macchina del fango, con la quale si è tentato di sporcare il mio nome e quello della mia amministrazione. Sono stati strumentalizzati temi delicati diventati cavalli di battaglia nei comizi pubblici (tenuti nelle sedi chiuse), mistificando la realtà, attribuendomi parole mai dette, lanciandosi in illazioni ai limiti della diffamazione. Si è parlato di poltronificio, di politica per mero interesse economico, di finti ampliamenti, di donazioni, di sindaco assente, di quartieri di serie a e b e di tanto altro. Il tutto accompagnato da vignette adolescenziali, da post provocatori e diffamanti e persino da commenti sul mio aspetto fisico.»
A scriverlo, sulla sua pagina Facebook, è Gigi Concu, appena riconfermato sindaco di Selargius, che aggiunge: «Davanti a tutto ciò ho preferito continuare a usare il mio tempo per parlarvi di Selargius, tendendomi alla larga da questo teatrino patetico e vergognoso messo su da chi ha avuto l’ardire di salire in cattedra a darmi i voti. Ho scelto di ignorare tutto questo perché credo che la politica sia molto di più e che un cittadino si aspetti e abbia bisogno d’altro da chi gli chiede il voto e la fiducia. Ho continuato a sorridere e a camminare a testa alta, perché quando si hanno argomenti concreti ed un animo limpido non si ha bisogno di fare giochetti di basso livello per conquistare gli elettori».
A scriverlo, sulla sua pagina Facebook, è Gigi Concu, appena riconfermato sindaco di Selargius, che aggiunge: «Davanti a tutto ciò ho preferito continuare a usare il mio tempo per parlarvi di Selargius, tendendomi alla larga da questo teatrino patetico e vergognoso messo su da chi ha avuto l’ardire di salire in cattedra a darmi i voti. Ho scelto di ignorare tutto questo perché credo che la politica sia molto di più e che un cittadino si aspetti e abbia bisogno d’altro da chi gli chiede il voto e la fiducia. Ho continuato a sorridere e a camminare a testa alta, perché quando si hanno argomenti concreti ed un animo limpido non si ha bisogno di fare giochetti di basso livello per conquistare gli elettori».
Antonio Caria