La piazzetta di Porto Cervo, ha ospitato un incontro contro la speculazione eolica e fotovoltaica, organizzato dal Coordinamento Gallura. All’incontro pubblico hanno partecipato Roberto Ragnedda, sindaco del comune di Arzachena, Mario Ferraro, vice presidente e amministratore delegato del Consorzio Costa Smeralda, Caterina Murino attrice e testimonial della campagna, Maria Grazia Demontis, responsabile per il Coordinamento dei comitati sardi contro la speculazione eolica e fotovoltaica, Gianni Monteduro, responsabile per il Coordinamento Gallura, e il naturalista Mirko Piras, moderati da Maria Antonietta Pirrigheddu, attrice di teatro e parte del Coordinamento Gallura contro la speculazione eolica e fotovoltaica.
«Dobbiamo ribadire un secco no a questa speculazione in una terra che ha già dato troppo in passato in termini di servitù e non può permettersi di essere condizionata da impianti – mostri che trasformano irrimediabilmente il paesaggio – dichiara Roberto Ragnedda, sindaco del comune di Arzachena -. Noi vogliamo vivere di turismo, di pesca, di attività legate all’ambiente e non sotto il peso di speculazioni calate dall’alto che violano i nostri diritti. La battaglia va giocata su tutti i fronti a tutela dell’identità stessa dell’Isola e del suo paesaggio e deve arrivare al Governo nazionale. Non vogliamo sottostare a interventi così sproporzionati che compromettono il futuro della nostra terra e del nostro mare e, quindi, che danneggiano la vita stessa dei sardi in nome di logiche finalizzate al lucro mascherate da progetti di transizione energetica. L’Amministrazione di Arzachena e i rappresentanti degli altri Comuni galluresi, ma anche l’Anci, sono oggi presenti qui a Porto Cervo e offrono massimo sostegno ai comitati spontanei. I tempi sono stretti e non possiamo tergiversare. Insieme al Consorzio Costa Smeralda, inoltre, abbiamo deciso di utilizzare il valore aggiunto del marchio Costa Smeralda per accendere ancora di più i riflettori sulla causa e catalizzare l’attenzione dei media nazionali a tutela del nostro patrimonio naturalistico.»
«Parto da una considerazione imprescindibile: la transizione energetica è assolutamente necessaria, è inevitabile per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità e per ridurre le emissioni. Però non può essere che lo sviluppo delle energie rinnovabili interferisca con le economie del territorio che vivono di altro – afferma Mario Ferraro, vice presidente e amministratore delegato del Consorzio Costa Smeralda -. Perché è evidente che qui c’è un controsenso tra installare impianti eolici a vista di fronte a una destinazione turistica. La Gallura vive di turismo, il turismo incide con il suo indotto oltre il 60% del Pil della Gallura. Occorre un piano strategico a livello nazionale e il coordinamento fatto con le Regioni e i Comuni che individuino le aree dove questi impianti di energie rinnovabili possano essere sviluppate. Aree che hanno bisogno di un rilancio economico: non certamente aree che vivono già di un’economia del territorio sana, che sia turismo o agricoltura o altro. Va elaborata una strategia, per conciliare le due esigenze. Bisogna proteggere ciò che oggi funziona, dà lustro alla Sardegna e dà da vivere a centinaia di migliaia di persone in questa isola. Auspichiamo che ci sia una presa di coscienza di questo problema e il governo nazionale, insieme al nuovo governo regionale e ai sindaci possano sviluppare un framework normativo che protegga le destinazioni turistiche da questa speculazione e che individui percorsi sostenibili per implementare la transizione energetica.»
Antonio Caria