«L’efficientamento energetico in edilizia rappresenta sicuramente uno dei ‘cluster’ di sviluppo più importanti e rappresentativi a livello locale. Con le Regioni che rivestono un ruolo determinante in termini di armonizzazione tra le esigenze del centro e quelle della periferia, tra le preminenti necessità di aderenza alle istanze di carattere generale e le singole vocazioni espresse dalle comunità locali.»
Lo ha detto l’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili, nel corso della presentazione del Rapporto annuale 2020 sulla certificazione energetica degli edifici realizzato dall’Enea e dal Comitato termotecnico italiano.
«In questa specifica contingenza storica, di emergenza planetaria e di ridefinizione di nuovi paradigmi – ha aggiunto l’assessore Pili, intervenendo come coordinatore della Commissione Energia della Conferenza delle Regioni – ogni iniziativa volta a canalizzare risorse rilevanti sotto il profilo economico e sociale ha una valenza oltremodo preziosa nel contribuire a tradurre le sofferenze di sistema discendenti da una crisi in opportunità di sviluppo e benessere per l’intera collettività. In particolare, dirimenti si riveleranno essere in tal senso le future sfide europee nell’ambito dell’energia e dell’ambiente – a cui peraltro è strettamente correlato anche il tema della salute pubblica – e la loro capacità di sapersi capillarizzare, attraverso politiche di sviluppo mirate e processi di progettazione integrati e sinergici, coinvolgendo tutti i livelli della governance di un territorio.»
«Dal punto di vista normativo – ha ricordato Anita Pili – nel quadro della Conferenza unificata, le Regioni, e nello specifico la Commissione Energia, hanno fornito il loro contributo al processo di elaborazione del decreto legislativo 48 del 2020, di recepimento della direttiva Ue 844 del 2018 del Parlamento europeo e del Consiglio del 30 maggio 2018, che modifica la direttiva 31 del 2010 sulla prestazione energetica nell’edilizia, e la 27 del 2012 sull’efficienza energetica. La norma quadro contiene diverse innovazioni, alcune delle quali volute dalle Regioni (tra cui la nuova definizione di impianto termico, l’obbligatorietà del verbale di sopralluogo per la redazione dell’APE, le modalità dei controlli degli impianti termici), che consentiranno di promuovere al meglio l’efficienza energetica negli edifici.»
«Data la natura concorrente della materia energia – ha concluso Anita Pili – le Regioni sono peraltro ormai impegnate da circa 15 anni nell’attuazione delle norme inerenti alle prestazioni energetiche degli edifici e nell’adozione delle misure per promuoverne l’efficientamento. Questo Rapporto costituisce un utile strumento per fare il punto della situazione sulle prestazioni energetiche degli edifici in Italia, anche in considerazione del ruolo rilevante che avrà l’edilizia nel raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico al 2030 del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima notificato alla Commissione europea a inizio anno e sul quale le Regioni hanno dato il loro fattivo contributo.»