E’ stato licenziato il testo finale della proposta di legge per l’istituzione delle “Comunità energetiche” in Sardegna. Acquisiti i pareri favorevoli delle Commissioni I e III e del Consiglio delle Autonomie locali, con il prossimo approdo in Aula il testo diventerà legge.
L’iniziativa, promossa dall’on. Gian Franco Satta, ha visto come sottoscrittori l’intero gruppo dei Progressisti, e l’adesione di Lai di LeU, Piscedda e Corrias del Partito Democratico.
Le Comunità energetiche sono aggregazioni costituite su base territoriale comunale da cittadini, enti locali ed imprese che si associano per la produzione, l’accumulo ed il consumo di energia in forma aggregata. Secondo gli orientamenti più recenti, infatti, dovrà essere il consumatore il vero motore della transizione verso un nuovo modello di produzione e consumo di energia maggiormente sostenibile. L’utente, in questa nuova concezione, andrà a contribuire in modo attivo al soddisfacimento dei propri fabbisogni energetici e di quelli del proprio territorio di appartenenza.
Così l’on. Gian Franco Satta: «L’obiettivo che ci siamo posti con i Progressisti era elaborare nei primi mesi di legislatura una norma innovativa nel settore energetico che guardasse alla sostenibilità ambientale e alla valorizzazione delle comunità locali. Credo si sia fatto un attimo lavoro nelle Commissioni. Grazie al contributo dei consiglieri di tutte le forze politiche abbiamo oggi a disposizione un testo che può essere discusso e approvato definitivamente già a partire dalla prossima seduta di Aula».
«Lo scopo primario – prosegue Gian Franco Satta – è quello di stimolare la produzione da fonti rinnovabili attraverso il coinvolgimento in prima persona dei consumatori finali nel processo di generazione dell’energia. In maniera peculiare, data la natura dell’Isola, inoltre, con la Legge si cercherà di sostenere maggiormente le aree territoriali più deboli, fornendo loro uno strumento da utilizzare per combattere crisi e spopolamento. L’intento è quello di creare valore aggiunto nei territori attraverso l’abbattimento dei costi energetici e lo stimolo agli investimenti, con l’attesa conseguenza di rafforzare il tessuto imprenditoriale locale e favorire la permanenza o attrarre nuovi residenti nel territorio. In linea generale, con l’applicazione della Legge, si attendono risultati positivi e diffusi in tutta la regione come l’innalzamento del livello di concorrenza del mercato energetico, il crescere degli investimenti locali, il favorire la cooperazione locale e regionale, il coinvolgimento attivo e responsabile dei cittadini nella lotta ai cambiamenti climatici ed il significativo abbattimento dei costi energetici per l’utente finale.»