Un viaggio lungo i binari dell’innovazione e della sostenibilità alla scoperta dell’energia rinnovabile idroelettrica, fonte antica e nobile ma sempre capace proprio come l’acqua di rinnovarsi grazie al dialogo tra la natura e l’ingegno dell’uomo: è questo il senso dell’iniziativa “Centrali per Te” di Enel Green Power che apre le proprie centrali al territorio con l’obiettivo di far conoscere il patrimonio tecnologico e impiantistico da cui “prende vita” l’energia elettrica.
Il prossimo e appuntamento di questo tour sarà in Sardegna, a Villagrande Strisaili, sabato 14 ottobre, presso la centrale idroelettrica del secondo salto del Flumendosa che ha una potenza di 27,9 MW, capace con i suoi tre gruppi di produzione di soddisfare il fabbisogno elettrico di circa 20.740 famiglie. Si tratta di un impianto di grande valore anche dal punto di vista storico e architettonico, realizzato tra la fine degli anni ’20 e gli anni ’40.
La giornata di sabato 14 ottobre vedrà l’apertura al pubblico a partire dalle ore 9.30 con ritrovo nel piazzale antistante la centrale, in località Sa Teula. Il personale tecnico di Enel Green Power guiderà i partecipanti, divisi in gruppi, in una visita che si snoderà dalle aree di accoglienza fino alla sala quadri e alle zone operative dove si trovano i gruppi di produzione con le turbine, gli alternatori e la componentistica elettromeccanica in grado di trasformare la forza dell’acqua in energia elettrica rinnovabile a disposizione delle popolazioni del territorio. In contemporanea è in programma un’altra manifestazione di “Centrali per te” alla centrale idroelettrica di Strettara (Montecreto, MO) in Emilia-Romagna ed infine il 21 ottobre a Isola Palanzano (Palanzano, PR), sempre in Emilia.
«Con questo nuovo progetto di apertura delle centrali – ha detto Massimo Sessego, responsabile area hydro centro nord Enel Green Power e Thermal Generation Italia – vogliamo creare momenti di dialogo e di coinvolgimento del territorio, sia per far conoscere il nostro grande patrimonio tecnologico, grazie al quale produciamo energia rinnovabile nel rispetto dell’ambiente, sia per condividere e favorire le ricadute di sostenibilità nelle comunità locali che abitano lungo le sponde del Flumendosa, il cui ecosistema è preservato grazie anche ai cosiddetti utilizzi plurimi delle acque raccolte negli invasi idroelettrici che, oltre ad essere utilizzate per la produzione di energia e restituite poi al corso del fiume, risultano utili per le attività irrigue, agricole, sportive, di turismo sostenibile ma anche di sicurezza e valorizzazione delle aree naturalistiche.»