Prosegue a Cagliari il secondo ciclo di incontri territoriali con gli amministratori e i tecnici comunali della Città metropolitana e della Provincia di Sud Sardegna, con in discussione il disegno di legge sulle “Aree idonee”.
«La differenza, rispetto al primo ciclo di incontri, è che affiorano sempre più domande tecniche, molto specifiche, relative ai luoghi. Ciò dimostra che le amministrazioni stanno leggendo la norma e stanno iniziando a ragionare sulla prospettiva della sua applicazione, su cosa sia ammissibile o meno. Da questi confronti nascono una serie di quesiti e risposte che ci aiutano a chiarire alcuni aspetti, anche a beneficio della discussione che verrà presto avviata in Consiglio regionale» ha detto l’assessore agli enti locali, finanze e urbanistica, Francesco Spanedda.
Durante gli incontri sono stati citati alcuni strumenti di grande interesse per i territori, come la Legge sulle Cooperative di Comunità, che offre opportunità di gestione condivisa degli impianti FER per i Comuni interessati all’autoproduzione ma che, singolarmente, non dispongono di una struttura amministrativa adeguata alla gestione della Comunità.
La Giunta, ieri, ha deliberato l’istituzione dell’Ufficio del Piano Energetico, aggiungendo un ulteriore tassello al programma di accompagnamento del territorio per una piena transizione energetica ed ecologica.
«È un primo obiettivo raggiunto, al quale teniamo molto, alla base della ricostruzione della strategia energetica della Regione Sardegna. Il lavoro verrà organizzato tramite due tavoli differenti, uno tecnico del quale faranno parte l’Università di Cagliari e di Sassari, ovviamente insieme alla Regione Sardegna, e uno più politico-istituzionale con la finalità di coinvolgere tutti quei soggetti che possono dare un contributo importante», ha detto l’assessore dell’industria, Emanuele Cani.
L’articolato del disegno di legge sulle “Aree idonee” comprende diversi elementi frutto degli incontri tenuti nelle scorse settimane con gli stakeholder territoriali, che evidenziano un forte interesse per una transizione energetica governata dal territorio, un’opposizione decisa ad ogni forma di speculazione e la possibilità delle singole amministrazioni, fortemente voluta da ANCI Sardegna, di decidere in autonomia il futuro energetico dei propri territori.
«La nostra è una legge che vincola tutti, anche lo Stato, al rispetto del nostro territorio», ha rassicurato l’assessore Francesco Spanedda.
Durante gli incontri, oltre alla condivisione dell’articolato, è stato dato ampio spazio all’approfondimento degli allegati e delle iniziative a supporto della transizione, tra cui i contributi in conto capitale per l’autoproduzione di energia, la redazione del Piano Energetico e Ambientale regionale e l’istituzione delle comunità energetiche, con un focus sull’equilibrio energetico.
«È molto importante parlare di equilibrio energetico: dobbiamo considerare qual è la nostra domanda energetica, che sarà il risultato del Piano a cui sta lavorando la Regione. Siamo un’isola ed è fondamentale raggiungere un equilibrio fra produzione e consumo, poiché avremo difficoltà nel trasferimento dell’energia dalla nostra isola al continente», ha detto l’assessora della Difesa dell’ambiente, Rosanna Laconi.
Gli incontri proseguiranno lunedì e martedì, a Sassari e a Nuoro.