«Per la seconda volta il ministero ha ascoltato le posizioni delle parti, ma non ha sciolto i nodi e tanto meno ha dato indicazioni sulla transizione energetica della Sardegna.»
l segretario generale della Uiltec Sardegna, Pierluigi Loi, esprime forte insoddisfazione e preoccupazione dopo l’attesa riunione per il phase out dal carbone delle centrali sarde tenutasi questa mattina al ministero dello Sviluppo economico.
«Nella riunione di oggi non sono state date indicazioni sull’alimentazione dei 400 MW a gas previsti dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC), non sono date risposte sulla dorsale a gas, né sui tempi autorizzativi delle infrastrutture necessarie alla transizione – spiega Pierluigi Loi -. Pertanto, come UILTEC esprimiamo forte insoddisfazione ma anche preoccupazione, in quanto su una materia così delicata pare si voglia prendere tempo e non si decida. La transizione energetica verso uno sviluppo sostenibile si fa con i fatti e gli investimenti non con le chiacchere e tempi biblici. Oggi ci saremo aspettati risposte concrete dal sottosegretario Alessandra Todde, ma queste risposte non sono arrivate.»
Secondo la Uiltec la transizione energetica e sostituzione del carbone con altre fonti, il cui completamento è previsto nel 2025, deve inevitabilmente passare attraverso la metanizzazione dell’isola.
«Tutti, a partire dalla politica nazionale, devono prendere responsabilmente coscienza del problema e dare risposte concrete senza farsi prendere dalla sindrome dello slogan ambientale di comodo: la Sardegna ha bisogno di fatti concreti.»