«Siamo certi che tante città d’Italia avrebbero voluto una casa delle arti e della moda sul modello di “NonostanteMarras”, vero centro di cultura nel cuore di Milano. La Giunta Conoci ha invece scandalosamente deciso di rifiutare 500.000 euro e un progetto aggiudicato dalla Regione nella scorsa consiliatura che porta la firma prestigiosa del grande stilista algherese. Una sala interna dell’ex Circolo Marinai e quello Combattenti e Reduci di Piazza Civica ad Alghero erano stati inseriti nel “Catalogo” degli immobili titolati per ospitare i Progetti pilota di rigenerazione urbana in Sardegna.»
Lo scrivono, in una nota, i consiglieri comunali del centrosinistra Mario Bruno, Gabriella Esposito, Pietro Sartore, Raimondo Cacciotto, Valdo Di Nolfo, Ornella Piras e Mimmo Pirisi, che aggiungono: «La graduatoria definitiva vedeva 8 immobili pubblici ammessi in tutta la Sardegna, tra i quali la “Casa delle Arti” di Alghero, ideata dall’amministrazione Bruno, finanziato dalla Regione con circa mezzo milione di euro, grazie alla scelta dell’immobile prestigioso da riqualificare, abbinato naturalmente alla bontà del progetto. Mario Conoci ha chiesto alla Regione di poter realizzare il progetto in un altro immobile. Come se non si trattasse di un bando pubblico che ha visto l’aggiudicazione proprio per quel particolare bene. E infatti non se ne farà niente. Meglio, per Conoci, ricavare in quei locali magari una stanza in più per gli assessori. Assurdo. Scandaloso.»
«La “Casa delle Arti” – sostengono i consiglieri del centrosinistra – sarebbe stata un laboratorio artistico del design e della moda, aperto alla partecipazione di studenti, cittadini e ospiti, mostre permanenti e temporanee di artisti internazionali, incontri sistematici con artisti di caratura mondiale dell’arte contemporanea e del design, con scrittori, giornalisti, registi e attori teatrali, chef, professionisti dello spettacolo e della danza, sale di ascolto della musica e di lettura. Insomma, nell’idea dello stilista Antonio Marras i prestigiosi spazi sarebbero diventati una vetrina aggiornata e dinamica per l’arte e le “industrie creative”, ma allo stesso tempo un luogo di formazione pensato col supporto del Liceo Artistico e dell’Accademia di Belle Arti.»
«Poi è arrivato Conoci che ha voluto restituire mezzo milione – concludono i consiglieri del centrosinistra -. Del progetto dei giovani con Marras, dell’attrazione che avrebbe rappresentato per tanti turisti si continua a parlare ora solo con la fantasia. Ma quello era un finanziamento vero e un progetto pronto, come tanti il Sindaco ne ha trovato. A cui la città deve, purtroppo, suo malgrado, rinunciare.»
Antonio Caria