Si cercano soluzioni condivise circa il disciplinare dell’Area Marina Protetta Capo Caccia – Isola Piana tra Commissione Ambiente, con Parco e pescatori di Alghero.
La Commissione presieduta dal Consigliere Christian Mulas con la presenza del Presidente del Parco di Porto Conte Emiliano Orrù e dell’Assessore all’Ambiente Raniero Selva ha affrontato martedì scorso i temi che stanno agitando le acque del comparto, composto da circa 45 aziende dedite alla piccola pesca. Ad iniziare dalle autorizzazioni alla pesca all’interno dell’Area Protetta, alla chiusura per sei mesi della baia di Porto Conte, per finire con i problemi di una parte di pescatori a cui è preclusa a pesca manuale con la fiocina.
«Il disciplinare che regola la pesca all’interno dell’Amp contiene norme del ministero dell’Ambiente sulle quali è difficilissimo derogare – ha spiegato Emiliano Orrù – ma tuttavia siamo pronti a valutare ogni ipotesi di soluzione che possa garantire tutti.»
Dai pescatori, su condivisione del presidente della Commissione Mulas, vi è un tentativo di conciliare le esigenze degli operatori autorizzati e non autorizzati. Una delle proposte riguarda l’alternanza delle imprese autorizzate (24) con la restante parte in maniera da usufruire degli incentivi da erogare sulla base di progetti di ripopolamento, di collaborazione alla salvaguardia dell’ecosistema. Ma anche la modifica del periodo di chiusura della pesca, sei mesi, che va da settembre alla fine di febbraio, anticipandone l’inizio ad Agosto con conclusione a fine gennaio.
«Stiamo lavorando alla definizione di un quadro d’insieme in grado di garantire sicurezza e lavoro per le imprese – ha spiegato Christian Mulas – e lo stiamo facendo con il massimo dell’impegno e attenzione alle esigenze del comparto e alla salvaguardia dell’occupazione di oltre 40 famiglie.»
Antonio Caria