Gode di ottima saluta il Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale. A certificarlo è stata l’approvazione all’unanimità, del rendiconto di bilancio 2019. Per l’occasione il presidente, Ambrogio Guiso, ha anche tenuto una relazione sull’ultimo anno di attività e sui prossimi obiettivi dell’ente.
Nel 2019 sono stati emessi i ruoli del 2016, che grazie alle entrate derivate dalla attività svolte dall’ente e al contributo straordinario concesso dall’amministrazione regionale sono i risultati di entità assai contenuta, tra i più bassi tra quelli emessi dai consorzi di bonifica della Sardegna.
«È necessario però provvedere al più presto anche con l’emissione degli ulteriori ruoli con modalità di rateizzazione favorevoli per i consorziati – ha dichiarato Ambrogio Guiso – in modo da allineare l’anno di emissione con quello di imposta, fatto questo che allineerebbe il bilancio di questo consorzio tra quelli dei consorzi più virtuosi d’Italia, grazie anche alle somme dell’avanzo che risulta dagli atti contabili. L’attività dell’ente si sviluppa anche in un continuo monitoraggio della rete e delle infrastrutture necessarie alla distribuzione idrica, per questo sono stati portati avanti importanti interventi di ripristino e si è cercato di risolvere i gravi casi relativi a progetti bloccati dalla burocrazia.»
Tra i lavori che stanno per essere appaltati, la vasca di accumulo di Capo Comino, l’adeguamento dell’impianto di sollevamento di Overì, la sistemazione della Condotta principale di presa da Maccheronis, ed il rifacimento e adeguamento di alcuni tratti di rete irrigua danneggiati dall’alluvione del 2013.
«Per quanto riguarda i lavori pubblici durante il 2019 è stata anche appaltata la progettazione del nuovo argine a sinistra del Posada – ha aggiunto Ambrogio Guiso – (finanziato per 12,5 milioni di euro) e sono regolarmente proseguiti i lavori di ampliamento della diga di Maccheronis ripresi nel 2018. Infine, dopo aver rescisso nel gennaio 2019 il contratto di appalto stipulato con l’Ati Itinera, affidataria dei lavori di costruzione della diga di Cumbidanovu, l’ufficio tecnico consortile è riuscito a predisporre il non facile progetto di fattibilità tecnico economica necessario per portare a completamento la diga, con un finanziamento integrativo di circa 24 milioni di euro.»
Il suo plauso è andato anche agli uffici: «Ricordo che il problema del personale è una delle maggiori problemi per tutti i consorzi di bonifica della Sardegna e deriva dal fatto che fin dal 2014 ossia prima del nostro insediamento la regione Sardegna aveva vietato l’assunzione del nuovo personale a tempo indeterminato anche di quello indispensabile per sostituire quello andato nel frattempo in pensione (negli ultimi anni sono andati in pensione oltre 10 unità di varie qualifiche). Ora lavoriamo con Ambi e gli altri Consorzi per fare in modo che la Regione emani un nuovo atto che consenta di assumere altro personale a tempo indeterminato.»
Nel 2019 sono stati emessi i ruoli del 2016, che grazie alle entrate derivate dalla attività svolte dall’ente e al contributo straordinario concesso dall’amministrazione regionale sono i risultati di entità assai contenuta, tra i più bassi tra quelli emessi dai consorzi di bonifica della Sardegna.
«È necessario però provvedere al più presto anche con l’emissione degli ulteriori ruoli con modalità di rateizzazione favorevoli per i consorziati – ha dichiarato Ambrogio Guiso – in modo da allineare l’anno di emissione con quello di imposta, fatto questo che allineerebbe il bilancio di questo consorzio tra quelli dei consorzi più virtuosi d’Italia, grazie anche alle somme dell’avanzo che risulta dagli atti contabili. L’attività dell’ente si sviluppa anche in un continuo monitoraggio della rete e delle infrastrutture necessarie alla distribuzione idrica, per questo sono stati portati avanti importanti interventi di ripristino e si è cercato di risolvere i gravi casi relativi a progetti bloccati dalla burocrazia.»
Tra i lavori che stanno per essere appaltati, la vasca di accumulo di Capo Comino, l’adeguamento dell’impianto di sollevamento di Overì, la sistemazione della Condotta principale di presa da Maccheronis, ed il rifacimento e adeguamento di alcuni tratti di rete irrigua danneggiati dall’alluvione del 2013.
«Per quanto riguarda i lavori pubblici durante il 2019 è stata anche appaltata la progettazione del nuovo argine a sinistra del Posada – ha aggiunto Ambrogio Guiso – (finanziato per 12,5 milioni di euro) e sono regolarmente proseguiti i lavori di ampliamento della diga di Maccheronis ripresi nel 2018. Infine, dopo aver rescisso nel gennaio 2019 il contratto di appalto stipulato con l’Ati Itinera, affidataria dei lavori di costruzione della diga di Cumbidanovu, l’ufficio tecnico consortile è riuscito a predisporre il non facile progetto di fattibilità tecnico economica necessario per portare a completamento la diga, con un finanziamento integrativo di circa 24 milioni di euro.»
Il suo plauso è andato anche agli uffici: «Ricordo che il problema del personale è una delle maggiori problemi per tutti i consorzi di bonifica della Sardegna e deriva dal fatto che fin dal 2014 ossia prima del nostro insediamento la regione Sardegna aveva vietato l’assunzione del nuovo personale a tempo indeterminato anche di quello indispensabile per sostituire quello andato nel frattempo in pensione (negli ultimi anni sono andati in pensione oltre 10 unità di varie qualifiche). Ora lavoriamo con Ambi e gli altri Consorzi per fare in modo che la Regione emani un nuovo atto che consenta di assumere altro personale a tempo indeterminato.»
Antonio Caria