Un milione e centomila euro per migliorare la sede e la manutenzione di altre strutture, ma anche proporre altri interventi e progetti per la promozione delle risorse del territorio. Non si ferma l’attività del Consorzio Due Giare, neanche di fronte alla doccia fredda dell’ultima sentenza del Tar, che ha ritenuto non ammissibile il ricorso dell’ente contro la ripartizione dei fondi regionali di due anni fa ai consorzi turistici isolani.
L’Ente ha dato il via libera al nuovo documento contabile di un milione e 100mila euro il bilancio di previsione per il 2023, approvato dall’assemblea all’unanimità a Baressa. Risorse disponibile finora sono di 146mila euro: 107mila euro per il funzionamento dell’ente, personale e strutture, una quarantina di migliaia di euro da programmare per le attività.
«Lo faremo nelle prossime settimane – ha dichiarato il presidente Lino Zedda nel corso dell’ultima assemblea che si è svolta nella sede di Baressa -. Poi gli altri interventi, per i quali saranno richiesti finanziamenti regionali: 500mila euro per l’efficientamento della sede consortile di Baressa anche dal punto di vista del risparmio energetico, 250mila euro per la manutenzione straordinaria degli edifici del Consorzio, come i maneggi e 150mila euro come cofinanziamento ad attività di promozione turistica sostenute da Regione e Fondazione Banco di Sardegna.» «L’ultima sentenza del Tar ci ha visto purtroppo perdenti nel nostro ricorso contro la ripartizione dei fondi regionali ai consorzi turistici di due anni fa. Ripartizione che aveva privato il nostro bilancio di alcune decine di migliaia di euro. Il Consiglio di Stato aveva riconosciuto il nostro ricorso ma lo ha poi rimandato al Tar per una valutazione nel merito. Ed il Tar ha riconosciuto come legittima la ripartizione della Regione – ha concluso Lino Zedda -. Questa sentenza ha chiarito i criteri di ripartizione della parte variabile dei fondi regionali ai consorzi turistici.»
L’Ente ha dato il via libera al nuovo documento contabile di un milione e 100mila euro il bilancio di previsione per il 2023, approvato dall’assemblea all’unanimità a Baressa. Risorse disponibile finora sono di 146mila euro: 107mila euro per il funzionamento dell’ente, personale e strutture, una quarantina di migliaia di euro da programmare per le attività.
«Lo faremo nelle prossime settimane – ha dichiarato il presidente Lino Zedda nel corso dell’ultima assemblea che si è svolta nella sede di Baressa -. Poi gli altri interventi, per i quali saranno richiesti finanziamenti regionali: 500mila euro per l’efficientamento della sede consortile di Baressa anche dal punto di vista del risparmio energetico, 250mila euro per la manutenzione straordinaria degli edifici del Consorzio, come i maneggi e 150mila euro come cofinanziamento ad attività di promozione turistica sostenute da Regione e Fondazione Banco di Sardegna.» «L’ultima sentenza del Tar ci ha visto purtroppo perdenti nel nostro ricorso contro la ripartizione dei fondi regionali ai consorzi turistici di due anni fa. Ripartizione che aveva privato il nostro bilancio di alcune decine di migliaia di euro. Il Consiglio di Stato aveva riconosciuto il nostro ricorso ma lo ha poi rimandato al Tar per una valutazione nel merito. Ed il Tar ha riconosciuto come legittima la ripartizione della Regione – ha concluso Lino Zedda -. Questa sentenza ha chiarito i criteri di ripartizione della parte variabile dei fondi regionali ai consorzi turistici.»
Antonio Caria