E’ stato firmato a Cagliari, a conclusione del convegno del 6 ottobre scorso, il “Patto tra le associazioni delle autonomie locali ASEL Sardegna e Asael Sicilia” per dare corpo e gambe al “principio di insularità” inserito nell’articolo 119 della Costituzione. Insomma. dalle parole ai fatti!!!
«Altrimenti – è scritto nel documento – sarebbe una preziosa scatola vuota ancora da riempire qualora non si provveda con celerità ad individuare gli strumenti di ordine finanziario e legislativo per dare gambe alla modifica costituzionale.»
«Non bastano i settori produttivi tradizionali per competere con il Nord del nostro Paese – continua il Patto di Cagliari – è mancata nel passato e manca ancora oggi da parte dello Stato – come accade con la manovra finanziaria del prossimo anno proposta dal Governo – una visione di medio e lungo termine del Sud e delle due maggiori Isole. L’insularità, infatti, è di per sé una condizione che produce ritardi di sviluppo sociale ed economico e fa degli isolani cittadini con diritti ridotti e affievoliti rispetto ai cittadini della terraferma.»
«Proprio nei giorni scorsi il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella – mette in rilievo il documento di ASAEL e ASEL – intervenendo la Festival delle Regioni ha denunciato che sussiste nel nostro Paese una diversità fra le varie Regioni con profondi divari fra le stesse, da cui l’urgenza di individuare e mettere in campo le misure necessarie per rimuovere gli svantaggi derivanti dalla condizione della insularità, con atti concreti normativi e finanziari a beneficio delle nostre due Regioni e dei nostri Enti locali.»
In particolare, il “Patto di Cagliari” chiede con forza che vengano affrontati e superati i disagi che non derivano solo da fattori geografici ma soprattutto demografici, dai servizi pubblici essenziali, dalla disponibilità di collegamenti marittimi ed aerei esterni, dai trasporti interni ferroviari e stradali, delle connessioni in rete, per garantire l’effettiva libertà di circolazione delle persone, delle merci e del pensiero.
«Il riconoscimento in Costituzione di queste peculiarità si pone – puntualizza il documento di ASEL e ASAEL – in linea con le misure europee che trovano fondamento nell’articolo 45 della Carta di Nizza sui diritti fondamentali dell’Unione Europea e nell’articolo 21 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea relativi alla continuità territoriale e alla libertà di circolazione.»
«Con questa iniziativa congiunta, le due Associazioni di Enti Locali Sardi e Siciliani – conclude il documento – hanno voluto e vogliono richiamare l’attenzione da un lato del Legislatore nazionale e dall’altro quella dei Governi e dei Parlamenti della due Regioni affinché mettano in campo con assoluta urgenza gli atti normativi ed i provvedimenti necessari per rendere concreto il nuovo dettato costituzionale a tutela ed a beneficio dei cittadini della Sardegna e della Sicilia.»