Il Gazebo è stato spostato dalla torre di Largo San Francesco, ma non sembrano attenuarsi le polemiche ad Alghero. Stavolta è l’assessore del Turismo, Marco di Gangi a replicare alle dichiarazioni rilasciate ieri dai consiglieri comunali del centrosinistra.
«La sinistra mi tira in ballo in questa polemica superficiale nata attorno ad alcuni gazebo e per questo voglio sottolineare ciò che ho trovato poco serio in tutta questa faccenda. Come al solito l’opposizione dimostra malafede: mi consta che negli ultimi anni quello spazio abbia ospitato più di una iniziativa. Ne cito alcune: “Arte e Sapori di Sardegna” nel 2016, “Festival del volontariato” nel 2018 e nel 2019 ed altre ancora.»
«Il problema però lo pongono ora, forse perché è cambiata l’Amministrazione comunale? – si chiede Di Gangi –. Si tratta poi di un evento della durata di tre (3) giorni, legato alla Gara in salita di Scala Piccada organizzata dalla ACI che da quest’anno fa parte del campionato italiano di velocità montagna. Una torre eretta nel XVI secolo certo non teme una esposizione lunga appena 72 ore. Infine, nella continua mistificazione della realtà, la sinistra ha cercato di spacciare l’opinione – legittima, s’intende – di alcune persone critiche come un monolitico pensiero espresso dall’intera città. Questo rapporto con la realtà e la cittadinanza sono esattamente i motivi per cui hanno perso le scorse elezioni e sono stati mandati a casa dai cittadini.»
«A margine – conclude Marco Di Gangi -, voglio anche ricordare che questo genere di pratiche vengono gestite tramite semplici pratiche Suape, presentate da responsabili tecnici, e evase da uffici amministrativi competenti, in questo caso Demanio e Sviluppo economico, senza alcun input politico. Amministrare vuol dire agire e agire vuol dire anche spiegare ciò che accade. Serve anche ascoltare le osservazioni altrui, confrontarsi e, se qualcosa non va bene, si deve essere pronti a rivedere le proprie posizioni. Puntare i piedi, fare gli ultimi giapponesi, non serve a niente. Altrettanto è inutile e svilente della politica cercare la polemica a tutti i costi e l’indignazione a buon mercato.»
«La sinistra mi tira in ballo in questa polemica superficiale nata attorno ad alcuni gazebo e per questo voglio sottolineare ciò che ho trovato poco serio in tutta questa faccenda. Come al solito l’opposizione dimostra malafede: mi consta che negli ultimi anni quello spazio abbia ospitato più di una iniziativa. Ne cito alcune: “Arte e Sapori di Sardegna” nel 2016, “Festival del volontariato” nel 2018 e nel 2019 ed altre ancora.»
«Il problema però lo pongono ora, forse perché è cambiata l’Amministrazione comunale? – si chiede Di Gangi –. Si tratta poi di un evento della durata di tre (3) giorni, legato alla Gara in salita di Scala Piccada organizzata dalla ACI che da quest’anno fa parte del campionato italiano di velocità montagna. Una torre eretta nel XVI secolo certo non teme una esposizione lunga appena 72 ore. Infine, nella continua mistificazione della realtà, la sinistra ha cercato di spacciare l’opinione – legittima, s’intende – di alcune persone critiche come un monolitico pensiero espresso dall’intera città. Questo rapporto con la realtà e la cittadinanza sono esattamente i motivi per cui hanno perso le scorse elezioni e sono stati mandati a casa dai cittadini.»
«A margine – conclude Marco Di Gangi -, voglio anche ricordare che questo genere di pratiche vengono gestite tramite semplici pratiche Suape, presentate da responsabili tecnici, e evase da uffici amministrativi competenti, in questo caso Demanio e Sviluppo economico, senza alcun input politico. Amministrare vuol dire agire e agire vuol dire anche spiegare ciò che accade. Serve anche ascoltare le osservazioni altrui, confrontarsi e, se qualcosa non va bene, si deve essere pronti a rivedere le proprie posizioni. Puntare i piedi, fare gli ultimi giapponesi, non serve a niente. Altrettanto è inutile e svilente della politica cercare la polemica a tutti i costi e l’indignazione a buon mercato.»
Antonio Caria