«Per la partecipata del comune Alghero InHouse (e pare che a breve la stessa scelta sarà fatta per Secal…) la maggioranza ha deciso di passare da un amministratore unico a un cda composto da 3 persone. In sostanza in un momento di crisi estrema come quello che stiamo vivendo, con moltissime persone che si trovano in grandi difficoltà, il sindaco Mario Conoci e la sua maggioranza non trovano nulla di meglio da fare che aumentare i posti nei Cda delle partecipate e, probabilmente, triplicare i revisori dei conti.»
Lo ribadiscono, in una nota, i consiglieri del centrosinistra e del Movimento Cinque Stelle al comune di Alghero Pietro Sartore, Mario Bruno, Gabriella Esposito, Roberto Ferrara, Graziano Porcu, Raimondo Cacciotto, Ornella Piras, Valdo Di Nolfo e Beniamino Pirisi che aggiungono: «In pratica, pur di provare a sanare le fratture della sua maggioranza, il sindaco dà uno schiaffo a tutti i cittadini in difficoltà e si preoccupa solo di aumentare il numero delle poltrone. Ora aspettiamo di capire se, come sembrerebbe presumibile, aumenteranno anche i costi complessivi della partecipata. Auspichiamo che ciò non avvenga, ma verificheremo, perché, se succedesse, sarebbe un vero affronto alla città e alle casse pubbliche, già in grande crisi».
Lo ribadiscono, in una nota, i consiglieri del centrosinistra e del Movimento Cinque Stelle al comune di Alghero Pietro Sartore, Mario Bruno, Gabriella Esposito, Roberto Ferrara, Graziano Porcu, Raimondo Cacciotto, Ornella Piras, Valdo Di Nolfo e Beniamino Pirisi che aggiungono: «In pratica, pur di provare a sanare le fratture della sua maggioranza, il sindaco dà uno schiaffo a tutti i cittadini in difficoltà e si preoccupa solo di aumentare il numero delle poltrone. Ora aspettiamo di capire se, come sembrerebbe presumibile, aumenteranno anche i costi complessivi della partecipata. Auspichiamo che ciò non avvenga, ma verificheremo, perché, se succedesse, sarebbe un vero affronto alla città e alle casse pubbliche, già in grande crisi».
Antonio Caria