«La Regione a trazione leghista, con il suo sistema sanitario, non riesce neppure a far fare i test sierologici agli insegnanti, rendendo sempre più complessa la ripartenza della scuola, ma promulga un’ordinanza in cui chiede a chi arriva nell’isola di fare un test per certificare la sua negatività. La Regione Sardegna leghista durante l’estate non è stata capace di fare nessun tipo di controllo perché venissero evitati gli assembramenti e rispettate le distanze, facendo ripartire pericolosamente il virus, ma ora promulga un’ordinanza per imporre la mascherina h24. La Regione Sardegna leghista non riesce spesso a fare i tamponi neppure ai sintomatici, ma immagina di farli ai turisti che lo richiedano.»
È questa la denuncia dei consiglieri del centrosinistra al comune di Alghero Mario Bruno, Gabriella Esposito, Pietro Sartore, Valdo Di Nolfo, Raimondo Cacciotto, Ornella Piras e Beniamino Pirisi che aggiungono: «Questa è la Sardegna della Lega. I leghisti sono capaci di fare ordinanze, prescrivendo cose irrealizzabili come i balli a 2 metri di distanza. A loro non interessano i fatti, ma solo la propaganda. Il leghista algherese, Michele Pais, ad esempio, ha promesso innumerevoli volte l’apertura del reparto di terapia intensiva e il miglioramento di una sanità che ad Alghero oramai versa in stato comatoso, ma l’unica azione che ha portato a termine, senza alcun coinvolgimento dei cittadini in questa scelta, è stato trasferire l’ospedale Marino all’Università di Sassari senza alcuna garanzia di mantenimento del primo livello, senza nessuna certezza per le discipline mediche oggi al Marino e senza nessuna assicurazione sui fondi per realizzare un nuovo ospedale. La lega della propaganda, del selfie e dell’apparire. Vuota dentro.»
È questa la denuncia dei consiglieri del centrosinistra al comune di Alghero Mario Bruno, Gabriella Esposito, Pietro Sartore, Valdo Di Nolfo, Raimondo Cacciotto, Ornella Piras e Beniamino Pirisi che aggiungono: «Questa è la Sardegna della Lega. I leghisti sono capaci di fare ordinanze, prescrivendo cose irrealizzabili come i balli a 2 metri di distanza. A loro non interessano i fatti, ma solo la propaganda. Il leghista algherese, Michele Pais, ad esempio, ha promesso innumerevoli volte l’apertura del reparto di terapia intensiva e il miglioramento di una sanità che ad Alghero oramai versa in stato comatoso, ma l’unica azione che ha portato a termine, senza alcun coinvolgimento dei cittadini in questa scelta, è stato trasferire l’ospedale Marino all’Università di Sassari senza alcuna garanzia di mantenimento del primo livello, senza nessuna certezza per le discipline mediche oggi al Marino e senza nessuna assicurazione sui fondi per realizzare un nuovo ospedale. La lega della propaganda, del selfie e dell’apparire. Vuota dentro.»
Antonio Caria