«Scusateci, questa volta ha ragione Marco Di Gangi. L’assessore, “compagno” e socialista folgorato sulla via della poltrona e riscopertosi quindi “camerata”, che – per citare Hermann Hesse “anche un orologio fermo segna l’ora esatta, due volte al giorno” – questa volta ha ragione. Ha ragione quando dice: l’opposizione si deve scusare. E, infatti, noi ci scusiamo.»
Lo scrivono, in una nota, i consiglieri del centrosinistra al comune di Alghero Mario Bruno, Gabriella Esposito, Pietro Sartore, Mimmo Pirisi, Valdo Di Nolfo, Ornella Piras e Raimondo Cacciotto che aggiungono: «Chiediamo scusa agli algheresi per non essere riusciti in questi 20 mesi, da giugno 2019 ad oggi, a liberarli da questa amministrazione inesistente a cui Di Gangi è attaccato come la palgiaria cuvara allo scoglio. Chiediamo scusa agli algheresi per non essere riusciti in questi 20 mesi, da giugno 2019 ad oggi, ad inserirci adeguatamente nella crisi politica in cui è caduta questa amministrazione. Crisi che avrebbe potuto liberare la città proprio della figura inconcludente di Di Gangi».
«Chiediamo scusa agli algheresi – rimarcando i consiglieri del centrosinistra – per non essere riusciti in questi 20 mesi, da giugno 2019 ad oggi, a sbullonare dalla poltrona di assessore al Turismo Marco di Gangi, le cui incapacità sono palesi tanto da esser riuscito anche a regalare, per un’accordo elettorale, la tappa mondiale del Rally ad Olbia. A giugno infatti la città Gallurese andrà ad elezioni e il Rally si sa porta lustro ed economia, tolti però dalle bocche degli algheresi che il fratellino Di Gangi dovrebbe rappresentare.»
«Chiediamo scusa agli algheresi – queste ancora le loro parole – per non essere riusciti in questi 20 mesi, da giugno 2019 ad oggi, a far si che la città abbia un assessore al Turismo di qualità. Non uno, Di Gangi, che, accecato dall’invidia, prima ha tentato di costruire la fotocopia sbiadita della Fondazione Alghero con il suo famoso tavolino, poi non contento ha provato a mettere questa sotto tutela distruggendo di fatto i rapporti con il partito di maggioranza relativa che la Fondazione dirige.»
«Chiediamo scusa agli algheresi anche per non aver potuto evitare il pasticcio sul mancato rinnovo della concessione delle grotte di Nettuno che potrebbe costare caro alla Fondazione e alla Città – concludono i consiglieri del centrosinistra -. Così come per i Musei e le torri che rischiano di rimanere chiusi per chissà quanto tempo vista l’incapacità dell’assessore a rinnovare la concessione alla Fondazione. Davvero, per tutto ciò noi consiglieri comunali, sentiamo il dovere di chiedere scusa agli algheresi.»
Antonio Caria