«Mentre attendiamo il riscontro alla nostra nota da parte della segretaria comunale e del comitato di governance delle partecipate, siamo sempre più persuasi che vi sia una sola strada innanzi al mancato rispetto dei tempi per l’approvazione del bilancio di previsione: il commissariamento dell’Ente Parco.»
A chiederlo sono i consiglieri del centrosinistra al comune di Alghero Mario Bruno, Gabriella Esposito, Pietro Sartore, Valdo Di Nolfo, Mimmo Pirisi, Ornella Piras e Raimondo Cacciotto, che aggiungono: «Riteniamo, infatti, che alla fattispecie in questione, sia applicabile l’articolo 141 del Tuel, che contempla proprio il commissariamento quando non anche lo scioglimento dell’organo assembleare, nel caso in cui non venga approvato nei termini il bilancio.
Una grave responsabilità in capo al direttore che, evidentemente troppo preso dal suo impegno come segretario generale della Rete metropolitana, non ha trovato il tempo da aprile ad oggi di proporre di convocare l’assemblea per l’approvazione del bilancio di previsione 2021-2023».
«Rappresentano – sostengono – una debole difesa. Oltretutto, i riferimenti ad una “prassi consolidata”; basta, infatti, un “giro” sull’albo pretorio per verificare le date di approvazione del bilancio di previsione negli esercizi finanziari degli anni passati e rendersi conto che quanto avvenuto quest’anno è tutto fuorché una prassi. Ricordiamo che, indiscutibilmente, è compito dell’assemblea approvare lo strumento finanziario e per tale motivo risulta oltremodo incomprensibile come sia stato possibile addirittura disporre delle variazioni di un bilancio mai approvato.»
«Naturalmente – concludono i consiglieri del centrosinistra – non ci stupisce il silenzio del Sindaco sulla vicenda: è ormai conclamata la sua strategia del silenzio su tutti i fronti, soprattutto quando risultano evidenti delle palesi criticità. Il primo cittadino dovrebbe, invece, quanto meno riflettere sul fatto che il Parco non si può permettere un direttore a mezzo servizio (per non dire a un quarto…). Le responsabilità della direzione sono tante e tali che, come gli ultimi avvenimenti hanno ulteriormente evidenziato, non è proprio possibile conciliare in un solo soggetto il doppio ruolo di direttore del Parco di Porto Conte e segretario generale della Rete metropolitana.»
Antonio Caria