La città dei servizi e della qualità della vita, senza trascurare le politiche per la casa, con anche le borgate protagoniste di nuovi poli residenziali per combattere lo spopolamento. Un progetto che ha come missione anche quella di individuare politiche di sviluppo economico e rafforzamento di quelli che sono da considerare di fatto i settori trainanti della nostra città, come ad esempio il turismo e l’agricoltura.
Questa è in estrema sintesi la proposta contenuta nel progetto preliminare del Puc, redatto dallo studio dell’architetto Zoagli, della città di Alghero presentato in Consiglio comunale dal sindaco Mario Conoci e dall’assessore all’Urbanistica Emiliano Piras.
Un progetto preliminare che propone di pianificare la città dei prossimi 20 anni e che dovrà essere riempito di contenuti nella fase successiva che è quella del progetto definitivo che porterà all’adozione.
«Il nostro obiettivo – dichiara il primo cittadino – è portare a compimento il processo di pianificazione urbanistica con il massimo coinvolgimento di tutti gli “attori” della città, in particolare, soprattutto in questa fase, auspichiamo e lavoriamo concretamente affinché il consiglio comunale trovi la massima convergenza senza distinzione tra maggioranza ed opposizione , come avvenuto per altre importanti località della Sardegna, e si approvi all’unanimità uno strumento che è patrimonio di tutta la città. Naturalmente sentiamo la responsabilità come maggioranza di portare a compimento questo punto importantissimo del nostro programma elettorale.»
«Siamo molto soddisfatti del lavoro fatto finora dai tecnici progettisti e dall’Ufficio del Piano del Comune – prosegue Emiliano Piras – anche considerando che la proposta di progetto preliminare ha avuto il contributo fattivo delle componenti sociali, economiche e tecniche della città. Un lavoro che prosegue in continuità amministrativa da diverse consiliature. Auspichiamo quindi, visto che la città è matura, che il Consiglio comunale tutto porti finalmente a compimento un processo essenziale per il suo sviluppo.»
Antonio Caria