Non si placano le polemiche ad Alghero, dopo il botta e risposta tra maggioranza e minoranza sulla vicenda che ha visto coinvolta la consigliera comunale di “Per Alghero”, Gabriella Esposito.
Ora a prendere la parola è stato il sindaco Mario Conoci che accusa una parte dell’opposizione di «strumentalizzazione per trascinare la vicenda sul terreno della discriminazione di genere.»
«E di certo – aggiunge Mario Conoci – non mi faccio giudicare da chi non è certamente depositario di verità rivelate o ha titolarità per dare patenti di correttezza o scorrettezza, ma si muove per i propri interessi di parte.»
«Quando non si hanno argomenti nel merito si cerca l’attacco personale per tentare di screditare l’avversario – ha sottolineato Mario Conoci -. Lungi dalla mia etica, dalla mia educazione e dal mio modo di essere, anche solo tollerare atteggianti discriminatori di qualunque tipo, mantengo invece la mia capacità di autodeterminarmi, quella di avere un mio giudizio sulle cose che sento e che esprimo. Nessun intento di offendere da parte mia. La “pretesa” di scuse, che avrei porto se avessi offeso, è quindi abnorme rispetto a quanto accaduto. Ipocrita sarebbe stato un mio comportamento inverso, finalizzato a tacitare tutto, mirato ad assumermi una responsabilità che questa opposizione vuole a tutti i costi attribuirmi. Viviamo nell’era della massima condivisione, dell’agorà pubblica, alla quale nessuno può sottrarsi, salvo utilizzare l’ipocrisia del Politically Correct. Ecco io non mi sottraggo certo al giudizio dei miei concittadini che hanno avuto e avranno modo di formarsi una propria opinione, ma di certo non mi faccio giudicare e condannare da una opposizione che non è depositaria di verità rivelate o ha la titolarità per dare patenti di correttezza o scorrettezza, ma piuttosto si muove nel solco dei propri interessi di parte.»
«Non consento certo a nessuno – ha concluso Mario Conoci – di mettere in discussione la mia moralità, la mia correttezza e la mia educazione, piaccia o non piaccia all’opposizione il mio uso della lingua italiana che, a volte, ebbene sì, lo confesso, scivola verso qualche parola di uso comune che, apprendo, scandalizza evidentemente alcuni moralisti e una parte della opposizione politica algherese. Mi dispiace ma l’ipocrisia non mi appartiene. Ho sempre camminato a testa alta assumendomi la responsabilità delle mie azioni.»
Ora a prendere la parola è stato il sindaco Mario Conoci che accusa una parte dell’opposizione di «strumentalizzazione per trascinare la vicenda sul terreno della discriminazione di genere.»
«E di certo – aggiunge Mario Conoci – non mi faccio giudicare da chi non è certamente depositario di verità rivelate o ha titolarità per dare patenti di correttezza o scorrettezza, ma si muove per i propri interessi di parte.»
«Quando non si hanno argomenti nel merito si cerca l’attacco personale per tentare di screditare l’avversario – ha sottolineato Mario Conoci -. Lungi dalla mia etica, dalla mia educazione e dal mio modo di essere, anche solo tollerare atteggianti discriminatori di qualunque tipo, mantengo invece la mia capacità di autodeterminarmi, quella di avere un mio giudizio sulle cose che sento e che esprimo. Nessun intento di offendere da parte mia. La “pretesa” di scuse, che avrei porto se avessi offeso, è quindi abnorme rispetto a quanto accaduto. Ipocrita sarebbe stato un mio comportamento inverso, finalizzato a tacitare tutto, mirato ad assumermi una responsabilità che questa opposizione vuole a tutti i costi attribuirmi. Viviamo nell’era della massima condivisione, dell’agorà pubblica, alla quale nessuno può sottrarsi, salvo utilizzare l’ipocrisia del Politically Correct. Ecco io non mi sottraggo certo al giudizio dei miei concittadini che hanno avuto e avranno modo di formarsi una propria opinione, ma di certo non mi faccio giudicare e condannare da una opposizione che non è depositaria di verità rivelate o ha la titolarità per dare patenti di correttezza o scorrettezza, ma piuttosto si muove nel solco dei propri interessi di parte.»
«Non consento certo a nessuno – ha concluso Mario Conoci – di mettere in discussione la mia moralità, la mia correttezza e la mia educazione, piaccia o non piaccia all’opposizione il mio uso della lingua italiana che, a volte, ebbene sì, lo confesso, scivola verso qualche parola di uso comune che, apprendo, scandalizza evidentemente alcuni moralisti e una parte della opposizione politica algherese. Mi dispiace ma l’ipocrisia non mi appartiene. Ho sempre camminato a testa alta assumendomi la responsabilità delle mie azioni.»
Antonio Caria