Un anno si chiude con tanti problemi e tutte le sue incognite che gravano sui cittadini. Anche Cagliari deve fare i conti con tante problematiche e l’attesa di interventi necessari per guardare al nuovo anno con più serenità.
A tale riguardo abbiamo chiesto al presidente del Consiglio comunale della città capoluogo dell’Isola, Edoardo Tocco, di fare un bilancio del suo mandato e le riflessioni sull’anno che si avvia al termine.
«Il 2023 lascia i segni di un lungo periodo di pandemia – esordisce Edoardo Tocco -, che ha lasciato un solco difficile da colmare, problemi economici e sociali, difficoltà nel reperire a volte le risorse necessarie per far fronte alle necessità delle fasce deboli, il lavoro che manca per molte famiglie.»
«Abbiamo fatto sforzi enormi – aggiunge Edoardo Tocco -, tanti lavori sono stati cantierati per rinnovare la città, e inevitabilmente hanno creato notevoli problemi alla circolazione. Le tante risorse del Pnnr dovevano essere messe in campo.»
«Vorrei evidenziare – prosegue Edoardo Tocco – il lavoro svolto dal Consiglio comunale per l’approvazione delle delibere sul verde pubblico, le strade, i parchi, le scuole, gli alloggi popolari, ma molti problemi sono ancora irrisolti, come il crollo di via Dettori, via Porcelli, ma anche sofferenze come le problematiche sul progetto del nuovo stadio sulle quali mi sono tanto battuto, che hanno visto finalmente l’epilogo a fine novembre con uno stanziamento di risorse ingenti.»
«La regione – sottolinea ancora Edoardo Tocco -, non ha dato i segnali che ci aspettavamo, ma con sforzi finanziari importanti, abbiamo cercato di sopperire a certe carenze. Il nuovo anno ci vedrà in prima linea con uno sguardo verso le elezioni regionali e verso il bilancio che contiamo di portare in aula al più presto. Al di là di tutto, devo ringraziare i colleghi di maggioranza ed opposizione per la grande collaborazione e la stima che mi hanno dimostrato nell’ultimo periodo.»
«Personalmente – conclude Edoardo Tocco -, il mio pensiero è rivolto alla pace, affinché ritorni e, soprattutto, che i conflitti russo-ucraino e israeliano possano terminare perché hanno lasciato delle grandi ferite in ogni senso, credo di non facile risoluzione ,ma sta a noi tutti impegnarsi affinché i diritti di tutti vadano salvaguardati.»
Armando Cusa