Ci sarebbero zone d’ombra sull’operazione di acquisto dei terreni a Punta Giglio e Capo Caccia continuano ad emergere zone d’ombra. Almeno così la pensa il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Alghero, Alessandro Cocco, che ha depositato un’interrogazione in Consiglio comunale.
«Parliamo di un’operazione da 450mila euro, per l’acquisto di terreni totalmente vincolati. La perizia, redatta nell’ambito di un contenzioso che coinvolge la stessa Regione Sardegna, ha stimato un valore pari a 320mila euro – dichiara Alessandro Cocco -. Ma applicando criteri tecnici ancora più prudenziali – come i valori minimi agricoli Exeo 2021 – si scende fino a 154mila euro. È inaccettabile che l’assessore non abbia commissionato una perizia prima dell’approvazione della delibera 71 del 30 settembre.»
«Con quella delibera l’Amministrazione ha bloccato 250mila euro del bilancio comunale, risorse di spesa corrente che avrebbe potuto indirizzare per finanziare la prosecuzione di opere già avviate – come la palestra geodetica – ma che oggi sono congelate. Il congelamento di quelle somme è servito, probabilmente, solo per “tranquillizzare” un venditore privato, senza che ci fosse alcuna certezza sull’esito finale del procedimento, ma soprattutto senza alcuna corrispondenza reale con l’effettivo valore d’acquisto – conclude Alessandro Cocco -. L’assessore dovrà uscire dall’ambiguità e spiegare in Consiglio su quale base tecnico-contabile sia stato fissato il prezzo indicato in delibera. E, soprattutto, perché si è scelto di impegnare risorse comunali aggiuntive rispetto a quanto indicato nella perizia nota all’amministrazione. Se l’operazione è così trasparente e virtuosa, come si continua a raccontare a mezzo stampa, allora non avrà difficoltà a fornire risposte puntuali, atti alla mano.»
Antonio Caria