«L’immobilismo elevato a valore, lo stare fermi e il non decidere come unica virtù. Mesi di attese e di rimandi, evitando di prendere decisioni e di fare scelte per evitare di sbagliare. Questa è la rappresentazione di questi 21 mesi di amministrazione Conoci, che hanno completamente paralizzato la città.»
Lo si legge in una nota del consigliere comunale di “Per Alghero”, Pietro Sartore, che aggiunge: «La cosa che lascia stupefatti è che anche ora che i nodi sono, inevitabilmente, venuti al pettine, il sindaco continui imperterrito nel tentativo di restare fermo, muto, immobile, convinto che i problemi si risolvano da soli e sperando di poter non essere notato, quasi fosse un piccolo geco che si schiaccia sul muro nel disperato tentativo di mimetizzarsi e nascondersi».
«Nel frattempo – prosegue Pietro Sartore – mentre lui si preoccupa unicamente di cercare qualcuno (chi l’ha preceduto, l’opposizione, la parte critica della sua stessa maggioranza…) su cui scaricare le proprie responsabilità, il tempo passa e sempre più numerose sono le urgenze che non vengono affrontate. Dall’ordinaria amministrazione con una città sporca, con la viabilità impazzita e le strade che sembrano bombardate (come opposizione abbiamo da tempo proposto un investimento di almeno un milione di euro per il rifacimento degli asfalti…) alla prospettiva futura.»
A suo modo di vedere, «bisogna dedicare alla programmazione un’attenzione non solo di facciata, è necessario dotare il comune di un ufficio programmazione capace di reperire risorse dall’UE, bisogna riprendere a progettare opere pubbliche e portare avanti quelle progettate dalle amministrazioni precedenti. Ci sono quasi 30 milioni di opere pubbliche già in itinere, ma sono spesso ferme al palo o addirittura bloccate a causa di contenziosi tra il comune e le ditte appaltatrici; senza dimenticare i 15 milioni di opere legate a progetti della rete metropolitana, progetti di cui però si è persa traccia. Sono necessari oggi più di ieri interventi di sostegno per le attività produttive, settore che l’amministrazione continua a trascurare e, senza voler parlare di piano del commercio, ancora si attendono le proposte sui mercati e sul regolamento del suolo pubblico, di cui gli esponenti del centrodestra continuano a farfugliare da oramai due anni».
«Davanti alla necessità di ripartire però – rimarca Pietro Sartore – Conoci e i suoi fedelissimi impegnano il tempo del governo solo per cercare di mantenere il potere e non per far crescere la città. Così, mentre altre città già da tempo hanno approvato il bilancio di previsione, Alghero viaggia ancora in esercizio provvisorio e del bilancio preventivo non si conosce nulla, così come non si conoscono affatto (sempre che esistano…) le proposte del comune di Alghero per il Recovery plan.»
«A questo punto – conclude Pietro Sartore – l’ultima speranza è che almeno ora, che glielo chiede anche un pezzo importante della coalizione di centrodestra, Conoci dia un qualche segno di vita, risolva la crisi della sua maggioranza in tempi celeri ed inizi a lavorare per la città o, se ciò non è possibile, con un sussulto di dignità, rassegni le sue dimissioni, senza insistere in questo eterno galleggiare. La città non può continuare a restare senza governo nell’attesa che lui prenda coscienza di esserne il Sindaco.»
Antonio Caria