Piove ad Alghero è la città diventa subito un lago. Una situazione che, ogni volta che piove copiosamente, crea allagamenti e disagi ai cittadini.
Non ultimo l’ acquazzone di ieri. Per questo, i consiglieri del centrosinistra chiedono spiegazioni al comune che chiama in causa il sindaco Mario Conoci sui lavori sul sistema idrico-fognario.
«Come altre volte – si legge in una nota -, numerosi algheresi si sono ritrovati cantine e garage allagati, a causa del fatto che la rete idrico-fognaria è andata completamente in tilt, causando la risalita di acqua e melma dalle fogne e con i vigili del fuoco che hanno dovuto operare numerosi interventi in città.»
«Il Comune ed Abbanoa – si legge nell’interrogazione che ha Raimondo Cacciotto primo firmatario – hanno progettato nella scorsa consiliatura un organico piano di interventi sulla rete idrica e fognaria che prende il nome di “Progetto Alghero”, manutenzione straordinaria e rifacimento di diversi tratti di condotte idrico-fognarie, a cui si aggiungono i lavori avviati e conclusi nel 2018 di rifacimento di interi tratti di condotte idriche, con lavori che hanno interessato, tra le altre, vie sulle quali si era costretti a ripetuti e continui interventi come via Spano, via Satta, via Cravellet, via Mazzini, via Giovanni XXIII, via Cagliari; via Nazioni Unite; via Porrino.»
«Il progetto ha portato anche alla ricognizione sulle condotte, sul sistema di sfiori e ciclo depurativo, così da avviare interventi mirati ad alleggerire il deflusso delle acque meteoriche nella parte bassa della città – ribadiscono al dal centrosinistra -. Il funzionamento dei quattro vasconi ideati anni addietro per raccogliere le acque di prima pioggia, ma progettati e realizzati all’interno di un sistema misto di acque bianche e nere, è elemento centrale della interrogazione.»
«Abbanoa – rimarcano dal centrosinistra – a seguito di opportune verifiche nel 2017 ha infatti preso in carico le vasche con l’intenzione di gestirle d’intesa con il comune, ma ha ritenuto di evidenziare come “la gestione delle vasche di polmonazione come allora collocate e configurate, non sia compatibile con la salvaguardia dell’ambiente” parlando di “evidenti e gravi effetti di peggioramento delle condizioni del refluo dovuto alla eccessiva permanenza e staticità in vasche e condotte, a danno del litorale e dell’equilibrio ambientale circostante.»
«Enormi, infatti – concludono dal centrosinistra -, depuratore, passando per il sollevamento del Mariotti, lo scarico a mare di emergenza al cosiddetto “solaio”, le caditoie stradali, lo stato generale delle condotte e le ripercussioni dei reflui sul sistema lagunare del Calich. Tant’è che la precedente amministrazione aveva proceduto perfino a presentare formale denuncia alle autorità competenti e nel contempo si era impegnata a trovare soluzione con il “progetto Alghero” che ha portato a lavori importanti sulla rete, il cui cronoprogramma prevedeva interventi anche nel 2019 e 2020. Che fine hanno fatto? Quale lo stato di funzionanento dei vasconi? Quali azioni sono state messe in atto in questi 2 anni e mezzo dalla Giunta Conoci per cercare di risolvere i problemi della rete idrico-fognaria?»
Antonio Caria