«Finalmente l’Amministrazione sardo-leghista si ricorda dell’esistenza delle scuole algheresi e scopre che a breve esse dovranno riaprire. Questo, dopo che per ben due volte l’Amministrazione aveva bucato due bandi (pubblicati il 25 giugno e il 3 luglio) del Ministero, che mettevano a disposizione dei comuni fondi strutturali Pon destinati a “Interventi di adeguamento ed adattamento funzionale degli spazi e delle aule didattiche in conseguenza dell’emergenza sanitaria da Covid”, perdendo in questo modo 230mila euro.»
A dichiararlo, in una nota, sono i consiglieri del centrosinistra al comune di Alghero Mario Bruno, Gabriella Esposito, Pietro Sartore, Valdo Di Nolfo, Raimondo Cacciotto, Ornella Piras e Mimmo Pirisi, che aggiungono: «Rispondendo a una nostra interrogazione in Consiglio comunale, il sindaco per coprire l’incapacità sua e della sua giunta, affermò che era stata fatta dagli uffici una valutazione, secondo la quale quelle risorse non erano necessarie.»
«Ora, il 27 agosto – proseguono i consiglieri comunali – con tutta calma e con una certa pomposità, l’Amministrazione comunica di aver stanziato dei fondi da bilancio per la ripartenza delle scuole, dimostrando, invece, una volta di più quanto quei soldi dei bandi PON fossero oltremodo necessari e come sia stato un danno enorme perdere quei fondi europei, che avrebbero permesso alle casse del comune (e quindi dei cittadini) di risparmiare 230mila euro.»
«L’Amministrazione – concludono i consiglieri comunali – comunica anche di aver partecipato a un bando (finalmente uno lo hanno visto…) per l’assegnazione di finanziamenti utilizzabili per affitti di locali e/o acquisto di strutture modulari per l’avvio dell’anno scolastico.
A proposito di questo bando, viste le abitudini piuttosto sportive dei nostri amministratori sardo-leghisti, ci preme ricordare loro che nel bando è scritto che “Gli enti locali devono assicurare, sia nell’individuazione degli immobili ovvero degli spazi da prendere in affitto, sia anche nell’acquisto, nel noleggio o nel leasing delle strutture modulari temporanee a uso scolastico il rispetto delle procedure ad evidenza pubblica, lì dove necessarie e, comunque, il rispetto dei principi di parità di trattamento, non discriminazione, libera concorrenza, trasparenza e proporzionalità previsti dalla normativa in materia di contratti pubblici.»
Antonio Caria