Il comune di Sorso ha pubblicato l’avviso pubblico per l’iscrizione volontaria di terreni privati e dei relativi fabbricati rurali e aziende agricole nell’elenco comunale dei terreni abbandonati o incolti nell’ambito del progetto SIBaTer: «SIBaTer rappresenta una grande opportunità di sviluppo, di prospettiva e di indirizzo economico e sociale per tutto il nostro territorio – sottolinea l’assessore delle Attività produttive del comune di Sorso Marco Greco – e con questo intento abbiamo voluto aderire al progetto. Si tratta, infatti, di uno strumento innovativo di gestione delle politiche di sviluppo locale che consente di creare occupazione e reddito attraverso una serie di meccanismi come la generazione di proposte territoriali per la valorizzazione di terre, ma anche di immobili, e di diverse attività di servizi attraverso l’incentivazione dell’imprenditoria giovanile e del Terzo settore. Vediamo e viviamo il progetto – conclude Marco Greco – come un grande laboratorio di agricoltura sociale, con una visione che va oltre qualsiasi classificazione e che coinvolge tutta una serie di componenti che riguardano in particolare il lavoro etico, l’ambiente ed il sociale. Siamo dentro un grande intervento che ci offre strumenti procedurali e riferimenti operativi e tecnici che possiamo impiegare in un proficuo rapporto pubblico-privato finalizzato allo sviluppo concreto e reale del nostro territorio partendo dalle sue esigenze; questo è necessario per prepararci, attraverso la progettualità, alle nuove sfide che ci attendono sul piano dello sviluppo locale e della ripresa economica».
«L’idea è quella di ripartire dalle radici, dall’identità e dalla vocazione agricola del territorio per creare nuovi modelli di sviluppo locale che siano in grado di coniugare tradizione e innovazione – aggiunge il sindaco Fabrizio Demelas -. L’agricoltura ed il territorio costituiscono il nostro Dna e da qui nasce tutta una serie di iniziative che la nostra Amministrazione comunale ha messo in campo fin dal suo insediamento nel 2019 nell’ambito dell’agricoltura sociale e della valorizzazione delle filiere e delle produzioni agroalimentari, in particolare quella vitivinicola e olivicola, anche con una presenza attiva nell’ambito delle iniziative in seno all’Associazione Nazionale Città del Vino ed all’Associazione Nazionale Città dell’Olio. L’azione di valorizzazione del nostro patrimonio e di utilizzo di tutte le opportunità normative e finanziarie è fondamentale – aggiunge e questo progetto, il servizio di supporto ad esso legato e la creazione della Banca delle Terre sono la leva che può far sbocciare le idee imprenditoriali e le iniziative dei giovani dando loro quella possibilità che ora manca.»
Antonio Caria