«La politica non ha alcuna intenzione di intervenire seriamente sul problema del disagio che stanno attraversando i territori interni della Sardegna. Non ne ha alcuna intenzione adesso e non ne ha avuto in passato, quindi è inutile ciarlare e fare passerelle ai convegni.
Se davvero questa intenzione ci fosse stata i provvedimenti, negli anni, si sarebbero visti e, soprattutto, sentiti.»
Inizia così il duro sfogo del sindaco di Bonorva, Massimo D’Agostino, che ha annunciato di aver invitato l’invito a un convegno pubblico sul tema dello spopolamento.
«Si prosegue con tentativi inutili, con misure che non servono a niente, con continue e incomprensibili scale di valutazione (ad esempio 3.000 piuttosto che 3.001 abitanti, 1000 piuttosto che 1001 e così via) come se non fosse un problema di tutti – prosegue Massimo D’Agostino -. Oltre a non incidere nelle scelte importanti, la politica continua ad arretrare nei territori interni: scuole perse, servizi chiusi, infrastrutture allo sfascio. E, infine, la ciliegina sulla torta: una sanità territoriale ormai disintegrata.»
«Come ci si può aspettare che i piccoli paesi si salvino? – aggiunge Massimo D’Agostino -. È un male antico, sia chiaro, ma oggi si continua sulla strada dell’inezia e della sottovalutazione del problema e nel frattempo, ormai, i centri interni diventano ombre nella notte. Abbiamo delle buone proposte contro lo spopolamento, sappiamo come invertire la rotta (o almeno provarci), possiamo proporre delle soluzioni, vogliamo comunque fare qualcosa e non passare i nostri giorni a vedere morire i nostri paesi, vogliamo offrire proposte e però, poi, vorremmo che fossero messe in pratica e che non diventassero parole al vento, ma nessuno ascolta i Sindaci, né prima né adesso, e allora vi dico che io non voglio ascoltare voi.»
Antonio Caria