L’obiettivo è quello di rivendicare il ruolo delle comunità sui territori sfruttati da Enel e, al contempo, cogliere l’occasione di incontro per avviare un tavolo tecnico dedicato allo studio dei progetti che la Regione intende proporre al Governo nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Per questo l’assessore degli Enti Locali e Urbanistica, Quirico Sanna, ha ricevuto una rappresentanzadei sindaci dei tredici comuni che fanno parte del Consorzio del Bim Taloro (Austis, Desulo, Fonni, Gavoi, Lodine, Mamoiada, Ollolai, Olzai, Orgosolo, Ovodda, Teti, Tiana, Tonara) per l’analisi del documento preliminare di Piano strategico relativo al Consorzio del Bacino Imbrifero Montano del Taloro.
«I comuni della montagna rappresentano una parte importante della nostra isola dal punto di vista sociale, culturale e politico – ha dichiarato Quirico Sanna -. La Regione è vicina alle comunità locali che giustamente rivendicano ad Enel il diritto di poter disporre dei propri territori. Il gestore energetico, che sul territorio del BIM Taloro (la cui superficie è di 809,63 kmq) possiede tre centrali idroelettriche, non fornisce ai territori e alle comunità alcun vantaggio o ricaduta positiva in termini economici o di riduzione del prezzo dell’energia. Enel invece usufruisce del patrimonio idrico per la produzione dell’energia destin
«Porteremo all’attenzione della Giunta e del Consiglio le proposte progettuali che emergeranno da questo tavolo, relativamente sia all’Obiettivo 1 dei fondi europei sia al Recovery Fund. I rappresentanti dei comuni – ha aggiunto Quirico Sanna – non sono venuti semplicemente a chiedere aiuto, ma hanno portato iniziative e progetti. Seguendo le indicazioni del Presidente Solinas, questo assessorato è fautore di una politica dal basso che parte proprio dall’ascolto e dal coinvolgimento dei territori per studiare insieme ad essi proposte progettuali mirate a bloccare lo spopolamento dell’interno mediante progetti di sviluppo economico che portino sui territori ricadute a livello occupazionale, in un’ottica, come ricordato dai sindaci, di futuro sostenibile.»
«Il valore della Sardegna quale unica zona bianca sul territorio europeo – ha concluso Quirico Sanna – è un enorme vantaggio che ci consente di diventare sempre più attrattivi sul piano turistico, a maggior ragione alla luce delle ultime sentenze del Consiglio di Stato e del Tar che hanno dato ragione alla scelta del Presidente Solinas di controllare gli ingressi nell’Isola. Difendiamo un turismo sicuro, non solo stagionale ma lungo l’intero corso dell’anno, sfruttando tanto le bellezze costiere quanto i suggestivi paesaggi della montagna e le ricchezze dell’interno dell’isola. Coglieremo quindi l’occasione anche per riproporre l’auspicata Legge sulla Montagna che tuteli le comunità e le specificità dei territori.»
Antonio Caria